Esperimento a Londra. La polizia della Capitale e quella del Galles hanno testato per la prima volta in strada una tecnologia che ha lo scopo di individuare i ricercati attraverso il riconoscimento facciale. Il sistema funziona grazie a sofisticate telecamere di videosorveglianza collegate a un software per il riconoscimento facciale nel quale possono essere “caricate” le fotografie dei ricercati. Fino a poche settimane fa la tecnologia era messa in campo solamente in occasioni particolari, come importanti
eventi sportivi e la cerimonia di incoronazione di Re Carlo III. I risultati, spiega Libero, erano stati incoraggianti: il 7 e il 14 del mese è stata impiegata in una zona ad elevato rischio-criminalità come la stazione ferroviaria di Croydon, nel sud di Londra.
I riscontri sono stati eccezionali: il 7 dicembre, sono stati arrestati sette individui ricercati per crimini gravi come stupro, rapina, frode e lesioni gravi. Una settimana dopo, 22 ricercati sono stati individuati grazie alla nuova tecnologia e solo dieci minuti più tardi sono stati arrestati. Si trattava, in questo caso, di sospettati di omicidio, abusi domestici, furto, frode bancaria, e aggressione con un coltello.
Riconoscimento facciale per individuare i sospettati: “Potenzialità infinite”
Anche la polizia del Galles meridionale ha impiegato il riconoscimento facciale nei mercatini di Natale di Swansea, Bridgend e Neath la scorsa settimana. In questo caso i risultati non sono ancora stati resi noti. Il sistema ha diversi gradi di “taratura”, in base al dettaglio del riconoscimento facciale che viene impostato nel software. Se un volto ripreso dalle telecamere combacia con uno dei profili “caricati”, il sistema lancia l’allarme, spiega Libero. A quel punto un agente verifica l’accuratezza del riconoscimento e poi altri, presenti nelle vicinanze, procedono con il fermo.
Chris Philp, il ministro con delega alle forze di polizia del governo guidato dal premier Rishi Sunak, ha spiegato al Times che “in questa fase il sistema è utilizzato per il riconoscimento dei ricercati ritenuti responsabili di crimini particolarmente gravi. Ma le sue potenzialità sono infinite”. Le forze di polizia, prima di impiegare il riconoscimento facciale, sono tenute ad informare le comunità locali attraverso i social media, l’affissione di volantini informativi e cartelli. C’è però soddisfazione da parte del Consiglio nazionale dei capi della polizia britannica.