L’Ucraina ha distrutto utilizzando dei missili da crociera una nave russa che era attraccata nel porto di Feodosia, nell’area della Crimea occupata da Mosca. L’imbarcazione, la Novocherkassk, secondo quanto riportato da Adnkronos, avrebbe dovuto trasportare armi di fabbricazione iraniana tra cui droni Shahed. Il filmato dell’esplosione è stato condiviso sul web e il comandante dell’aeronautica militare ucraina Mykola Oleshchuk ha rivendicato l’attacco. “Grazie ai piloti dell’Air Force e a tutti i soggetti coinvolti! La flotta di Vladimir Putin sta diventando sempre più piccola”, ha scritto su Telegram.
A causa di quanto accaduto, pare che una persona sia morta e due siano rimaste ferite. Diverse abitazioni circostanti alla zona, inoltre, sarebbero state evacuate per timore che le fiamme potessero propagarsi anche nelle residenze dei civili. Il traffico marittimo è stato interrotto fino a data da destinarsi per gestire la situazione. “L’area portuale è stata isolata”, ha affermato il governatore russo della Crimea, Serghiei Aksyonov.
Ucraina distrugge nave russa attraccata in Crimea: la conferma di Mosca
La notizia della nave distrutta dai missili dell’Ucraina nel porto di Feodosia, in Crimea, è stata confermata anche dal Ministero della Difesa della Russia. L’entità dei danni riportati dalla Novocherkassk non è stata tuttavia resa nota. Non è chiaro se effettivamente la flotta sia in carenza di mezzi come affermato dal comandante Mykola Oleshchuk oppure se la situazione sia sotto il controllo del presidente Vladimir Putin.
L’aspetto certo è che i due Paesi si stanno scontrando nel tentativo di porre un limite alla disponibilità di armi. Secondo Mosca, la difesa aerea russa si è infatti difesa e ha distrutto due caccia ucraini che avevano attaccato la Novocherkassk. I Sukhoi Su-24 abbattuti appartenevano alle squadriglie tattiche. Una versione che non è stata tuttavia né confermata né smentita da Kiev, che non ha fatto cenno ai jet da combattimento colpiti nel momento in cui ha rivendicato l’attacco.