I casi di bambini che uccidono altri bambini sono in aumento. A evidenziare il fenomeno è Süddeutsche Zeitung, che rivela i dati che arrivano dalla Germania. Nel 2022, le statistiche criminali della Polizia (PKS) elencano due casi di omicidio completato in cui i sospettati avevano meno di 14 anni. Non sono, però, gli unici. Uno studio ha dimostrato persino che sempre più ragazzi portano coltelli o altre tipologie di armi a scuola, probabilmente anche per proteggersi dalla violenza.
Rispetto all’anno precedente, sono aumentati i minori accusati di avere commesso per la prima volta un atto violento. Il numero dei sospettati di crimini gravi è cresciuto sia tra i minori fino a 14 anni (27,9%) sia tra i giovani (11,9%). Uno sviluppo preoccupante che è andato avanti anche nella prima metà del 2023. È da precisare che si fa riferimento esclusivamente agli episodi denunciati, ma le statistiche sono comunque rilevanti. È per questo motivo che gli esperti si stanno interrogando sul perché. “Quale possa essere il movente per un bambino non sarà mai chiaro per un adulto”, ha commentato il pubblico ministero Mario Mannweiler.
Bambini che uccidono bambini, sempre più casi: il motivo
Gli esperti concordano nel ritenere che una delle spiegazioni per l’attuale aumento della criminalità tra i giovani sia la pandemia di Covid. Le scuole e gli asili nido sono rimasti chiusi. È stato inoltre negato l’accesso ai centri giovanili, ai club sportivi, persino ai campi da gioco e a tutti i luoghi in cui i giovani si incontrano. I bambini erano bloccati a casa con genitori anch’essi sopraffatti, stressati e tormentati da paure esistenziali. Le pressioni, anche dopo la fine dell’emergenza sanitaria, sono state enormi.
Le malattie mentali nei minori sono aumentate dopo la pandemia e allo stesso tempo lo sviluppo del loro comportamento sociale ne ha sofferto. I più piccoli non hanno mai imparato a gestire i conflitti ed è per questo, forse, che ora sempre più bambini uccidono altri bambini. Il Governo tedesco si sta interrogando adesso sul da farsi. Un’ipotesi è quella di abbassare l’età della responsabilità penale, ma studi precedenti hanno dimostrato che la responsabilità penale precoce non funziona come deterrente. Il problema è dunque aperto.