Da un lato ci sono i brand che faticano, dall’altro la Marca del Distributore, cappello sotto il quale vanno ricondotti i prodotti a marca delle insegne retail, che rilascia performance nettamente più positive rispetto al mercato. Lo provano i dati di Nielsen IQ relativi a novembre 2023, che scattano una fotografia in bianco e nero del grocery nella Distribuzione Moderna.
I prodotti dei brand registrano, infatti, vendite a volume in flessione del 2,2%, accompagnate da una crescita del prezzo medio tendenziale del 5%, pur in calo rispetto al dato del +6,3% di ottobre. Le referenze della MDD attestano, invece, una decisa crescita delle vendite a volume del 4,7% affiancata da un trend del prezzo medio tendenziale limitato al +1,1%, in flessione rispetto al +3,5% di ottobre. Andamenti molto diversi tra loro, quindi, e lontani anche dalla media complessiva del comparto, che vede i volumi registrare un +0,4% e i prezzi crescere ancora del 3,3%, seppur in rallentamento rispetto al +5% registrato a ottobre.
Si inserisce in questo quadro la decisione di Carrefour – storica insegna transalpina della distribuzione tradizionale – di lanciare anche in Italia, dopo l’esperienza francese, il nuovo format “Carrefour Contact”, pensato e concepito per valorizzare la marca privata della catena, grazie a un assortimento razionalizzato, dove è stara eliminata buona parte delle marche nazionali e dove non saranno praticate le classiche promozioni. Il primo negozio Contact – aperto a Milano in Piazza Angilberto – punta infatti sui prodotti Carrefour, con particolare attenzione alla marca Simpl, “la linea di prodotti di uso quotidiano che presenta prezzi allineati a quelli dei discount ed entry level, e che assicura un presidio di tutte le principali unità di bisogno”. L’obiettivo è chiaro e dichiarato: con questa mossa, Carrefour conta di “abbassare del 10% i prezzi di vendita, rendendo l’insegna tra le meno care della città”.
In buona sostanza, insomma, la catena sferra, in modo diretto e frontale, il guanto di sfida al canale discount che della marca privata e della sua capacità di garantire convenienza fa da sempre la propria principale arma competitiva, e che in un contesto economico complesso ha in questi ultimi mesi guadagnato non poche quote di mercato. Certo, va ricordato che già altre catene della Gdo tradizionale operano nel perimetro dei discount, ma va anche ricordato che lo fanno per lo più attraverso brand dedicati. In questo caso invece – e qui sta la novità di cui prendere nota – Carrefour ha deciso di affidarsi a un format pensato specificatamente per competere con i discount attraverso il suo stesso marchio. Segno che i tempi stanno cambiando. E che anche il sistema distributivo va incontro alla necessità di ripensare formule e modelli.
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