La Cassazione fa sorridere gli eredi di Diego Armando Maradona: non ci sarebbe stata nessuna evasione fiscale da parte del Pibe de Oro
Diego Armando Maradona non è stato un evasore, almeno stando a quanto emerge dalla sentenza della Cassazione, che ha dato ragione agli eredi del Pibe de Oro accogliendo il loro ricorso. Ora la palla passa alla Corte di Giustizia Tributaria, con i legali del compianto attaccante che nel frattempo possono festeggiare. La sezione tributaria della Cassazione, dunque, ha passato il caso alla commissione tributaria della Campania, che dovrà nuovamente esprimersi sulla questione.
Il processo per la presunta evasione fiscale dovrà essere ripetuto, e nell’ipotesi di una sentenza negativa definitiva, l’eventuale debito residuo in sospeso sarà a carico degli eredi. La vicenda si riferisce agli anni ottanta e a pagamenti che riguardavano i diritti di immagine dell’attaccante, versati su conti esteri in Liechtenstein da parte di due società straniere.
L’avvocato storico di Diego Armando Maradona: “E adesso chi risarcirà i danni personali subiti dal pibe de oro?”
Versamenti che, secondo l’accusa, sarebbero da considerare come evasione fiscale, all’epoca circa quaranta miliardi di lire, diventati oggi trentasette milioni di euro. Una vicenda infinita, con ricorsi e sequestri, con la Cassazione che nel 2021 aveva già stabilito che El Pibe de Oro avrebbe potuto beneficiare del condono e che i giudici di merito avrebbero dovuto valutare la sua posizione fiscale solo per il debito eventualmente residuo nei confronti dell’Agenzia delle Entrate.
“La Cassazione dà ragione a Maradona, sancisce che non è stato un evasore fiscale”, ha dichiarato all’Ansa Angelo Pisani, storico avvocato difensore di Diego Armando Maradona. Ma l’avvocato, ora che la situazione sembra favorevole all’argentino, si chiede: “Chi risarcirà ora tutti i danni personali, patrimoniali e all’immagine, oltre alla storia e ai valori dello sport subiti per trent’anni da Maradona?”.