Codacons contro Chiara Ferragni: avviata azione collettiva per il rimborso agli acquirenti del pandoro griffato
Ancora problemi per Chiara Ferragni. L’influencer da oltre 25 milioni di follower è finita anche nel mirino del Codacons, che ha ira intenzione di lanciare un’azione collettiva contro di lei. Lo ha annunciato con un comunicato, in cui si legge: “A seguito della decisione della Procura di Milano di indagare l’influencer per il reato di truffa aggravata a danno dei consumatori, si spiana la strada per una azione collettiva da parte di tutti i soggetti danneggiati dai presunti illeciti per cui procede la magistratura”.
L’associazione che si occupa di tutelare i consumatori ha poi chiarito chi può aderire all’azione collettiva e in che modalità: “Anche in assenza di scontrino, tutti i consumatori che hanno acquistato il pandoro ‘Pink Christmas’ possono aderire alla nostra azione e chiedere a Chiara Ferragni e a Balocco il rimborso delle maggiori somme pagate delegando il Codacons a rappresentarli come parte offesa nell’inchiesta della Procura di Milano. Una azione alla quale è possibile aderire inviando una mail all’indirizzo [email protected].”
Codacons chiede di essere presente all’interrogatorio di Chiara Ferragni
L’obiettivo finale, come spiega il Codacons, è “far ottenere rimborsi per complessivi 1,65 milioni di euro agli acquirenti del pandoro griffato Ferragni, somma calcolata sugli oltre 290mila pandori venduti nel 2022”. Un’impresa per la quale l’associazione è disposta a combattere con le unghie e con i denti, come dimostra d’altronde la richiesta, fatta alla Procura di Milano, di partecipare all’interrogatorio di Chiara Ferragni “allo scopo di porre domande specifiche all’influencer nell’interesse dei consumatori lesi”.