Beppe Castagna non ha dubbi: “Olindo e Rosa? Dalla revisione uscirà fuori l’ovvia verità”
Beppe Castagna, alla notizia di revisione del processo a Olindo Romano e Rosa Bazzi, non è rimasto stupito. A Repubblica spiega: “Dopo il chiasso mediatico di questi anni, dopo che anche un sostituto pg è passato dalla parte innocentista, ci poteva stare. Però non è che domani Olindo e Rosa usciranno di prigione. E la cosa ci conforta”. Secondo il fratello di Raffaella Castagna, uccisa insieme alla mamma e al figlio, “chi crede che Olindo e Rosa siano innocenti o non conosce le carte, o è un idiota, o è in malafede”. Beppe, però, non ha dubbi sul fatto che i due non usciranno dal carcere neppure con la revisione: “Sono rincuorato che questo processo si farà. Così l’avvocato, “Le Iene” e Tarfusser avranno la loro revisione. E quando uscirà l’ovvia verità, cioè che Olindo e Rosa sono colpevoli, spero che tutti saranno contenti ed esausti di questa vicenda e che non ci rompano più”.
Il dolore, nonostante siano passati ormai diciotto anni, torna ciclicamente: “Pensiamo alle vittime. E a chi è sopravvissuto. Io, mio fratello, i nostri figli, le nostre mogli, la famiglia Frigerio. Da anni e anni soffriamo e sopportiamo. All’inizio fu una tortura. Col tempo è subentrata la noia, il fastidio. Siamo prigionieri. Vorremmo metterci tutto alle spalle. Dopo diciotto anni ne abbiamo il diritto”. (agg. Josephine Carinci)
Beppe Castagna contro la revisione del processo: “Verità già emersa”
Beppe Castagna ha rotto il silenzio sulla decisione della Corte d’Appello di Brescia di discutere sulla richiesta di revisione del processo per Olindo e Rosa, i coniugi condannati per la strage di Erba in cui perse madre, sorella e nipotino. Secondo il suo punto di vista, anche se si dovesse tornare a dibattimento non una, ma più volte, il risultato non cambierebbe e la sentenza ribadirebbe quella che ritiene essere la “verità già emersa“: la coppia colpevole del massacro costato la vita a quattro persone, tra cui un bimbo di 2 anni, la sera dell’11 dicembre 2006 in quell’inferno di fuoco e sangue nel cuore della corte di via Diaz.
Beppe Castagna e suo fratello Pietro si sono sempre detti certi che giustizia è stata fatta. A loro avviso, non c’è alcun errore giudiziario dietro l’esito dei tre gradi di giudizio a carico degli allora vicini di casa della loro sorella uccisa, Raffaella Castagna, e i Romano-Bazzi sono i soli responsabili dell’eccidio. Una carneficina che per la difesa, così come per il sostituto procuratore generale di Milano Cuno Tarfusser, non può però essere stata commessa da due soggetti come Olindo e Rosa. Troppo complessa, consumata in poco tempo e “chirurgica” se si pensa all’assenza di tracce della coppia sulla scena del crimine e di tracce delle vittime nelle loro pertinenze. Beppe Castagna, invece, non ha dubbi e lo ha ripetuto ai microfoni di LaPresse.
Beppe Castagna sulla responsabilità di Rosa e Olindo nella strage di Erba: “Sono loro i colpevoli”
La reazione di Beppe Castagna alla fissazione dell’udienza dibattimentale sulla revisione del processo per la strage di Erba è arrivata a poche ore dal decreto di citazione a giudizio emesso dalla Corte d’Appello di Brescia per Olindo Romano e Rosa Bazzi, ora più che mai vicini alla possibilità di vedere rivalutata la loro posizione di condannati in via definitiva.
“Non è una cosa che ci stupisce – ha commentato il fratello di Raffaella Castagna che nel massacro, oltre a lei, perse il nipotino Youssef Marzouk e la madre Paola Galli –, dopo tutta la campagna mediatica che è stata fatta molto probabilmente ci stava anche che facessero questa cosa. Non è esattamente come viene scritto in questo momento sui giornali. Se dovessero rifare questo processo non una ma altre tre, quattro, cinque, sei, sette volte, ci sarebbe lo stesso risultato comunque. Non abbiamo il minimo dubbio che sono colpevoli. Sono 18 anni che subiamo anche personalmente la veemenza della difesa, non ci fa nessun tipo di effetto, sinceramente ci interessa anche poco. Se si dovesse rifare il processo noi non parteciperemo, come parte civile, come niente. La verità è stata già scritta e sono convinto che verrà riconfermata”.