Nella mattinata di oggi il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha tenuto la sua classica Comunicazione in Aula alla Camera in materia di proroga delle autorizzazioni alle cessioni di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore dell’Ucraina. Un’occasione che si è più volte ripetuta nel corso degli ultimi 3 anni di conflitto a Kiev e nel corso della quale è sempre stato ribadito lo stesso principio di supporto ed aiuto alle forze ucraine.
“Il nostro sostegno all’Ucraina”, ha ribadito ancora una volta Guido Crosetto, “resta forte e totalmente inalterato“, mentre l’anno corrente, secondo il ministro, “sarà cruciale per il conflitto”. Dal conto suo, ha spiegato, “l’Italia supporta dall’inizio e con determinazione ogni azione per favorire l’apertura di un confronto diplomatico e per arrivare a una soluzione negoziale che non sia disgiunta da una pace giusta”, ed allo stato attuale secondo Guido Crosetto “sarebbe un errore strategico e politico drammatico fare un passo indietro” sul sostegno all’Ucraina, almeno “finché non cesseranno gli attacchi dei russi”. Pertanto, “serve una scelta di coerenza, sostegno e proroga degli aiuti” con “un’ottava tranche di equipaggiamenti, materiali e sistemi volti solo e soltanto a rafforzare le capacità difensive” di Kiev.
Guido Crosetto: “In Ucraina oltre agli aiuti ora serve anche la diplomazia”
“Purtroppo”, ha spiegato ancora Guido Crosetto dopo l’annuncio del nuovo pacchetto di aiuti all’Ucraina, “la controffensiva estiva non ha dato i risultati sperati e l’esercito di Kiev sta affrontando un nuovo inverno di guerra” con ampie difficoltà dovute soprattutto “ai vasti capi minati” con gli 007 di Kiev che “stimano in oltre 8 milioni le mine impiegate dai russi a protezione delle proprie posizioni”.
Allo stato attuale, ha detto Guido Crosetto, la guerra in Ucraina “presenta le caratteristiche di una tradizionale guerra di posizione” che ha l’obiettivo di “fiaccare il morale della popolazione ucraina, creando una frattura interna”. Similmente, Mosca “sembra intenzionata a puntare a un conflitto di logoramento” che potrebbe compromettere “le opinioni pubbliche occidentali“. Per questa ragione, Guido Crosetto ritiene che in Ucraina sia “giunto il momento per una incisiva azione diplomatica che affianchi gli aiuti che stiamo portando avanti perché si rilevano una serie di segnali importanti da entrambe le parti in causa”, sottolineando perché che oltre alla diplomazia rimane importante “la deterrenza” nel confronti della Russia per “scongiurare nuove velleità di conquista nell’Est Europa”.