Stefano Tacconi, l’amore dei figli durante la malattia: “Ci vorrà tempo, però…”
La vita di Stefano Tacconi non è stata impreziosita unicamente dai successi sportivi quando ancora si trovava a difendere i pali nei campi da calcio più prestigiosi d’Italia e d’Europa. L’ex bandiera della nazionale e della Juventus ha avuto la fortuna di costruire una famiglia felice con sua moglie Laura Speranza: insieme da oltre trent’anni, hanno amorevolmente cresciuto 4 splendidi figli: Andrea, Virginia, Alberto e Vittoria.
I figli di Stefano Tacconi sono stati sicuramente un punto di forza ulteriore per il calciatore nel suo ultimo periodo. L’aneurisma cerebrale e poi il coma, passando per il lungo periodo riabilitativo; l’affetto di sua moglie Laura e dei figli – Andrea, Virginia, Alberto e Vittoria – sono stati sicuramente la chiave di volta nel suo percorso di recupero. In particolare il primogenito, spesso ha aggiornato sulle condizioni del padre durante la degenza: “Anche i dottori ci dicono che la sua fortuna è aver sempre giocato a calcio, il suo fisico è diverso da quello degli altri pazienti. Ci vorrà del tempo, però ci sta mettendo la buona volontà come quando giocava”.
Stefano Tacconi, la toccante lettera dei figli dopo il calvario della malattia: “Sarò rinascita…”
In un’intervista rilasciata a Che tempo che fa, Stefano Tacconi ebbe modo proprio di raccontare ulteriormente il suo bellissimo rapporto con i figli. “Andrea aveva cominciato con la Lazio nei giovanissimi ma si lamentava che l’avevo portato da Suor Paolo dove ci sono regole precise ma gli è servito per maturare un po’… Ha mollato perchè ha avuto due disavventure con due squadre fallite e si è stufato”. Sull’ultimo figlio, Alberto, ha invece raccontato: “Ha un carattere strano, voglio dargli consigli ma si vergogna che vado al campo… Sono ingestibili i figli e io voglio dargli libertà come ha fatto mio padre con me”.
Più di recente, Andrea, Virginia, Alberto e Vittoria – figli di Stefano Tacconi e Laura Speranza – hanno deciso di intervenire a Verissimo con una lettera davvero commovente. “…Papà, sei la nostra priorità, il nostro orgoglio più grande e il nostro pilastro e punto fermo; non importa quanto sia lunga ancora la salita, saremo sempre al tuo fianco. I nostri primi passi sono stati un orgoglio per te, adesso i tuoi traguardi sono gioia per noi. Adesso è dolore, poi ti giuro che sarà rinascita”.