Aurelio ‘Cochi’ Ponzoni, dalla ‘storia’ del nomignolo all’esordio in tv
La puntata odierna de I Fatti Vostri si è colorata di umorismo e comicità grazie alla presenza di Aurelio ‘Cochi’ Ponzoni; maestro della risata e noto per il duo con Renato Pozzetto. Insieme hanno scritto pagine impareggiabili di storia tra cabaret, teatro e televisione; l’intervista parte però da una curiosità sul suo soprannome. “Come nasce ‘Cochi’? E’ un nomignolo scelto da mia madre quando sono nato, non è un nome d’arte. C’era questo neonato che sosteneva mi assomigliasse, lo vide su un fumetto…”.
Proseguendo nell’intervista, Aurelio ‘Cochi’ Ponzoni ha passato in rassegna tutti i momenti più significativi della sua carriera come ad esempio l’esordio a “Quelli della domenica” nel 1968 con la canzone della “Gallina”. “Ci ispirammo ad uno spettacolo di Dario Fo, a noi divertiva questo modo anche assurdo di fare questo movimento di gamba. Abbiamo contaminato un pochino quelli della nostra generazione, cose che sono rimaste impresse… Come il maestro povero che cercava vantaggi dall’alunno piccolo”. Sull’amicizia con Renato Pozzetto ha invece raccontato: “Con Renato ci ci siamo conosciuti in fasce perché i nostri genitori già si conoscevano. Quando nasce il duo comico? Quando facemmo una cooperativa nel ‘64, il primo cabaret”.
Aurelio ‘Cochi’ Ponzoni, il trio con Jannacci e il successo della sigla di “Canzonissima”
Sempre a I Fatti Vostri, Aurelio ‘Cochi’ Ponzoni ha raccontato: “Cosa ne pensava mia madre della mia carriera? Era rassegnata, fin da piccolo scalpitavo sui palcoscenici delle parrocchie. Ho perso mio padre giovane, ma mia madre, che era quella destinata a difendermi dalle impervie della vita era molto di vedute larghe, mi diceva: ‘Fai quello che vuoi’”. Arriva poi il momento di raccontare l’amicizia con Jannacci: “Dove ci ha scoperti? Al primo cabaret, lui era già famoso: siamo diventati un trio praticamente e oltretutto veniva invitato a fare serate in giro per l’Italia e pur di stare con noi rifiutava. E’ stato con noi praticamente per 10 anni come un fratello maggiore, abbiamo convissuto tutte le peripezie sia private che di lavoro”.
Avviandosi verso la conclusione dell’intervista, Aurelio ‘Cochi’ Ponzoni ha parlato anche dell’iconica sigla di “Canzonissima”. “La canzone è nata una sera che eravamo a casa mia, mia madre ci aveva fatto un piatto meraviglioso; lì abbiamo cominciato a creare, le nostre canzoni nascevano in modo informale… All’epoca ebbe anche un successo discografico, un mese al primo posto. Dove l’abbiamo girata? Allo stadio Olimpico di Roma, anche nei posti più assurdi”. Infine, parlando del suo ultimo libro: “L’ho scritto per lasciare un diario della mia vita alle mie figlie, ne ho 4; ho pensato che sarebbe stato opportuno che le mie figlie mi conoscessero un po’ di più. Qui c’è un po’ della mia vita che loro magari non sanno.