Dino Risi e la storia d’amore con Anita Ekberg, parla il figlio Marco: le sue parole
Marco Risi, ospite a La volta buona di Caterina Balivo, ha svelato alcuni retroscena inediti sulla storia d’amore tra il padre Dino Risi e Anita Ekberg, attrice svedese di grande bellezza. I due hanno vissuto un amore passionale e travolgente mentre il regista era ancora legato a sua moglie.
“Lei era a casa sua con mio padre, è arrivato il marito, anche un po’ ubriaco, con giaccone e un sacco, ha preso tutta l’argenteria ha messo tutto in questo sacco e se n’è andato”. E ancora: “Lei ha detto a mio padre: “Tu non è cuor di leone eh?” E lui ha risposto no”. Lì è finita la loro storia” afferma Risi ridendo. (Agg. Valentina Masciolini)
Dino Risi, parla il figlio Marco: “Papà era severo e caustico”
Marco Risi, ospite a La volta buona di Caterina Balivo, ha parlato a lungo del rapporto con il padre Dino Risi, uno dei più noti registi e sceneggiatori: “Lui usava spesso il megafono e urlava agli attori. Io ho assistito una volta e diceva cose pesanti che non si possono dire qui in studio” afferma il regista figlio d’arte.
E ancora: “Una volta era andato una settimana da aiuto regista al posto di mio fratello perchè lui aveva dei problemi con il militare e, stava girando a Napoli ‘Profumo di donna’. Ha litigato con Momo, l’attore e si erano bloccate le riprese non si sapeva come andare avanti” ammette Risi che precisa: “Come papà era attento, caustico, severo ma non così. Punizioni? No, mai! Era severo nel farci capire i meccanismi della vita. Bisognava stare attenti a ciò che si diceva, perchè se dicevi una frescaccia lì non si passava”. (Agg Valentina Masciolini)
Dino Risi, chi è il regista simbolo del cinema anni ’60: i film capolavoro
Dino Risi è uno dei registi e sceneggiatori italiani più conosciuti, nonché uno dei massimi esponenti della comicità all’italiana soprattutto negli anni ’60. Nato a Milano il 23 dicembre 1916, si distacca nettamente dall’ideale di percorso professionale che aveva in mente la madre, che lo voleva psichiatra, e si avvicina sin da subito al mondo del grande schermo. La sua carriera cinematografica ha inizio come aiuto regista per Mario Soldati e Alberto Lattuada, per poi intraprendere da sé questa strada e raggiungere il grande successo alla direzione di Pane, amore e… del 1955.
Nel 1959, inoltre, diresse la cinica satira di costume Il vedovo con Alberto Sordi e Franca Valeri. Ma furono soprattutto gli anni ’60 a consacrare Dino Risi come uno dei massimi registi del cinema italiano. Nel 1960 diresse Vittorio Gassman ne Il mattatore, per poi rivoluzionare nettamente la classica commedia all’italiana con uno dei suoi più celebri capolavori: Il sorpasso, del 1962. La sua attività proseguì anche negli anni ’70. Nel 1977, infatti, diresse I nuovi mostri affiancato da Mario Monicelli e Ettore Scola.
Dino Risi, padre di Claudio e Marco Risi: la morte e il pensiero sull’eutanasia
Soffermandosi invece sulla sua vita privata, Dino Risi è padre di Claudio Risi e Marco Risi, anch’essi registi. Dino Risi morì a Roma il 7 giugno 2008, dopo una lunga malattia che gli fece desiderare l’eutanasia. Marco Risi, in una recente intervista a La Stampa, si è soffermato proprio su questa tematica che stava tanto a cuore al padre: “È sempre stato molto lucido, fino alla fine, e ha sempre continuato a parlarne. Sono assolutamente favorevole alla liberalizzazione del diritto di scegliere di porre fine alla propria esistenza. Se si è ridotti allo stato vegetale, essere tenuti in vita mi sembra una tortura, in tanti pensano che farlo sia una buona azione, oppure che vada fatto perché, magari in futuro, si troverà una cura”.