Caterina Collovati e Tania Zamparo sono state ospite oggi di Uno Mattina in Famiglia per parlare del caso Matteo Berrettini. L’ex Miss Italia, nonchè conduttrice di vari programmi tv, ha detto la sua circa i continui infortuni di Matteo Berrettini, che le malelingue hanno associato, senza alcuna base scientifica, al suo fidanzamento con Melissa Satta. “Non è la prima volta che Matteo Berrettini si infortunia – spiega Tania Zamparo in diretta tv – è già successo in passato. Ha un fisico molto particolare così come molti avranno notato, ha una parte superiore del corpo molto possente e strutturata, che gli permette di avere questo dritto potentissimo, ma ha caviglie e gambe sottili su cui poggia il busto possente e questo potrebbe essere una possibile spiegazione sui continui infortuni al piede che ha avuto Berrettini negli ultimi mesi”.
Ha quindi preso la parola Caterina Collovati, giornalista, opinionista e moglie di Fulvio Collovati, che di sportivi quindi se ne intende, e che su Berrettini ha ammesso: “Le critiche alla Satta sono ingenerose e disgustose, immagino come stia vivendo questa coppia, lui in difficoltà per la perdita dei primati e lei attaccata in questo modo. Una donna dovrebbe essere in grado di fare attenzione all’aspetto psicologico. In casa, te lo dico per certo, non si starà passando un buon momento”.
INFORTUNI BERRETTINI, IL PARERE DI COLLOVATI E ZAMPARO
E ancora: “All’epoca io e Fulvio stavamo separati, non era come oggi. A Melissa Satta vorrei dire che quando capitano questi periodi negativi, magari l’esposizione alla festa e al brand non la devi fare, questa è una regola secondo me, perchè infastidisci e provi critiche. Il pubblico va rispettato”.
E ancora: “Quando il Milan ebbe quell’anno maledetto di retrocessione in Serie B, mio marito fu picchiato, ricevette i sassi in testa, io avevo meno di 20 anni e venni offesa allo stadio, abbiamo reagito con forza e impegno ma eviti di esporti, se no ti esponi alle critiche, e la moglie serve a questo”. Tania Zamparo la pensa però diversamente: “Sponsor e impegni pubblicitari sono tanti, e per un atleta che non sa quanto durerà la carriera sono necessari per guadagnare il più possibile, l’importante è trovare un equilibrio”.