Vittorio Emanuele III, chi era il Re di Italia: l’incapacità di cogliere l’evolversi drammatico degli eventi durante il fascismo
Vittorio Emanuele III, salito al trono il 29 luglio 1900 dopo l’assassinio di suo padre Umberto I, ha segnato un periodo complesso nella storia italiana, estendendosi fino al 1946, quando ha abdicato in favore del figlio Umberto II. Nonostante la sua importanza nella storia del Paese, la figura di Vittorio Emanuele III è spesso caduta nell’oblio, soprattutto dopo il 1946.
Nel suo operato politico, Vittorio Emanuele III si configura come una figura di vecchio stampo incapace di cogliere appieno l’evolversi degli eventi. Guidato anche dalla paura, sostiene Mussolini come il leader adatto per governare il paese, conferendogli stima e fiducia incondizionate. Tuttavia, la cruda realtà della guerra e le evidenti difficoltà dell’esercito conducono il sovrano a riconsiderare le sue posizioni. Non ritiene suo figlio adeguatamente forte e nutre scarsa fiducia nella nuora, con la quale ha aperti contrasti che vanno oltre la mera diffidenza reciproca.
Il lungo regno di Vittorio Emanuele III e le decisioni sbagliate
La narrazione visiva del ventennio sembra suggerire che Vittorio Emanuele III abbia svolto un ruolo di rappresentanza, inaugurando mostre, opere pubbliche e partecipando a incontri diplomatici. Tuttavia, la realtà è più complessa. Durante il suo regno, il sovrano prende decisioni difficili da perdonare, dalla concessione al fascismo durante la marcia su Roma all’entrata in guerra, passando per l’avventura coloniale e la firma delle leggi razziali.
L’8 settembre, la fuga verso Brindisi e il paese lasciato in balia dei nazisti. La sua tardiva abdicazione nel maggio 1946 non ha impedito alla sua famiglia di affrontare la sconfitta nel referendum istituzionale e l’esilio. Nello sceneggiato televisivo “La Lunga Notte”, che esplora la caduta del fascismo, è l’attore e doppiatore italiano Luigi Diberti ad interpretare il ruolo di Vittorio Emanuele III, in una storia alquanto controversa e affascinante.