Don Gabriele Martinelli condannato in appello nel processo per gli abusi sessuali ai danni di un seminarista. La Corte vaticana ha ribaltato la sentenza di primo grado, condannando l’ex allievo del Preseminario Pio X a due anni e 6 mesi di carcere. Lo ha comunicato all’Ansa l’avvocato Laura Sgrò, difensore della parte civile. Stando a quanto indicato nel dispositivo, i giudici hanno dichiarato l’imputato colpevole del reato di corruzione di minore. La procura aveva chiesto il rinvio a giudizio nel 2019, confermando la denuncia contenuta nel libro “Peccato originale” del giornalista e conduttore Gianluigi Nuzzi. Questi aveva raccolto la sconvolgente testimonianza di Kamil Tadeusz Jarzembowski, ex studente del Preseminario vaticano, il quale aveva scritto una lettera a Bergoglio denunciando di essere stato «testimone di atti sessuali».
Il Vaticano aveva fatto sapere di aver avviato le indagini nel novembre 2017, dopo le notizie divulgate da alcuni organi di stampa. Della vicenda si è occupato anche il programma Le Iene. Anche se i fatti denunciati risalivano ad anni in cui la legge allora in vigore impediva il processo in assenza di querela della persona offesa, da presentarsi entro un anno dai fatti contestati, il processo è stato possibile grazie ad un apposito provvedimento del Papa del 29 luglio scorso, che ha rimosso la causa di improcedibilità. Si tratta della prima condanna pronunciata in Vaticano per abusi per atti commessi nello stesso territorio vaticano.
DON GABRIELE MARTINELLI, LA SENTENZA D’APPELLO
La sentenza d’appello considera don Gabriele Martinelli «non punibile limitatamente ai fatti contestati fino al 2 agosto 2008, in quanto minore di anni sedici». Lo stesso è stato assolto dai reati a lui contestati in riferimento al periodo successivo al 9 agosto 2008 per «insufficienza di prove». Inoltre, è stata confermata «la riqualificazione dei fatti in contestazione quali integrativi del delitto di corruzione di minore previsto e punito dall’art. 335, c.p., limitatamente al periodo dal 9 agosto 2008 al 19 marzo 2009».
Invece, è stato giudicato colpevole, «in riforma dell’impugnata sentenza», del reato di corruzione di minore, «previsto e punito dall’art. 335, comma 1 e 2, c.p., limitatamente al periodo dal 9 agosto 2008 al 19 marzo 2009». Alla luce di quanto sopra, don Gabriele Martinelli è stato condannato «alla pena complessiva di anni due e mesi 6 di reclusione e euro mille di multa». Il Tribunale vaticano nell’ottobre 2021, in primo grado, aveva prosciolto i due imputati, Martinelli e don Enrico Radice, accusati rispettivamente di violenza carnale e favoreggiamento. Assolti per alcuni reati, non erano punibili per altri, mentre per altri ancora era sopraggiunta la prescrizione.