Amadeus e il Festival di Sanremo: “L’intenzione è fermarmi a cinque consecutivi“
Amadeus è pronto a tornare di scena al Teatro Ariston con il Festival di Sanremo 2024, che si svolgerà dal 6 al 10 febbraio. Il conduttore, giunto alla conduzione della kermesse per il quinto anno consecutivo, ha rilasciato per l’occasione una lunga intervista al settimanale Chi, in cui ha rivelato emozioni, sensazioni e riflessioni che lo stanno accompagnando in questa attesa, in vista del debutto. Tanto si è parlato del suo ruolo di conduttore e della possibilità di vederlo in tali vesti anche nel 2025, per il sesto anno consecutivo.
Ipotesi che però, al momento, Amadeus non contempla: “Ho detto: ‘Mi fermo a cinque’, anche perché altrimenti Fiorello mi chiude in una stanza e butterebbe la chiave! Sono onorato del fatto che la Rai me lo abbia chiesto, mi lusinga. Ho detto, per una questione di rispetto, per non essere categorico: ‘Facciamo la settimana del Festival e poi ci sediamo e capiamo’. L’intenzione è di fermarmi a cinque consecutivi, già aver raggiunto il traguardo di personaggi del calibro di Pippo Baudo e Mike Bongiorno è un onore“.
Amadeus, la rivelazione sul Festival: “Pensavo di fermarmi dopo il primo“
La storia di Amadeus con il Festival di Sanremo è ricca di grandi successi, poiché negli ultimi anni il conduttore ha riportato la kermesse al centro dell’attenzione anche dei più giovani, rendendolo un prodotto transgenerazionale e che coinvolge differenti target. Tuttavia, all’inizio, ha ammesso che non si sarebbe mai aspettato la chiamata per la conduzione: “In realtà pensavo di fermarmi dopo il primo perché, quando mi è stato chiesto per la prima volta, dentro di me ho pensato: ‘Non avranno trovato nessun altro‘. Mi ero fatto questa idea, ma poi mi sono detto: ‘Lo devo fare come va fatto’. In questo non ho avuto un atteggiamento prudente. Ho detto: ‘Lo faccio come voglio, mi assumo la totale responsabilità’“.
Dopo il primo Sanremo, Amadeus ha riflettuto sull’ipotesi di condurre il secondo nell’anno della pandemia, e alla fine accettò: “Il secondo mi è stato chiesto ad agosto, era l’anno del Covid e non era sicuro nemmeno che lo avremmo fatto. Mi sono impuntato per farlo, non volevo che ci fosse un buco di un anno: Sanremo è un appuntamento costante nella storia del Paese e della musica. Dopo il Covid pensavo di non farne altri, invece andò bene e feci anche il terzo. L’amministratore delegato di allora della Rai, Carlo Fuortes, mi disse: ‘Ti va di fare i prossimi due Festival?’. Ed eccomi al quinto“.