Uno degli ultimi autovelox abbattuti da Fleximan è stato quello in provincia di Bergamo, l’ennesimo rilevatore di velocità che da meno di un anno a questa parte è stato decapitato dall’uomo col flessibile. Sui social sono molti i post dedicati all’argomento, ma bisogna stare attenti a non esaltare online Fleximan rischiando l’apologia di reato. In ogni caso, come scrive TgCom24.it, molti sindaci sembrerebbero essersi rassegnati all’idea di non installare più il velox abbattuto.
Nel padovano sono state 13 le vittime, 15 se contiamo anche quelli che sono stati distrutti con altri metodi. Sarah Gaiani, sindaco di Villanova nonché presidente della Federazione dei Comuni del Camposampierese, ha parlato così al Corriere del Veneto: “In quella stessa strada ce n’è già un altro, e poi dobbiamo tenere conto anche del dissenso delle persone”, aggiungendo che l’ultimo dispositivo abbattuto non verrà aggiustato. Secondo il primo cittadino questa escalation di episodi, al di là dalla condanna nei confronti di un gesto illecito, merita una riflessione: “Se c’è chi arriva a tanto non possiamo ignorarlo“.
AUTOVELOX, FLEXIMAN HA VINTO? IL COMMENTO DEI SINDACI “VITTIME”
Situazione simile a Cadoneghe (autovelox abbattuto lo scorso 9 agosto), dove il sindaco Marco Schiesaro, parlando sempre al quotidiano veneto, ha spiegato di essersi arreso: “Già non ero molto convinto prima, ora con quello che è successo, le indagini e tutto il resto, ho deciso di non reinstallare nulla“. Massimo Cavazzano, altro primo cittadini dei comuni coinvolti dall’abbattimento, aggiunge: “Dobbiamo fare una riflessione. La nostra strada è battuta da molti camion e le auto vanno spesso in sorpasso, però dobbiamo anche trovare un dialogo con la popolazione, magari potremmo accenderlo a fasce orarie emettere degli avvisi quando è funzionante”.
Controcorrente invece la voce di Michele Domeneghetti, sindaco di Corbola, secondo cui “Non possiamo certo darla vinta a questi criminali“, e sulla falsa riga anche Paolo Frena, che dopo l’abbattimento del velox al passo Giau disse: “L’amministrazione comunale, con i suoi uffici, si attiverà comunque da subito per ripristinare nel più breve tempo possibile la strumentazione di controllo e valuterà anche l’installazione di un impianto di videosorveglianza affinché situazioni del genere non si verifichino più in futuro”. Ribadiamo per l’ennesima volta la condanna verso il gesto, ma evidentemente questi continui episodi merita un profondo ripensamento da parte delle amministrazioni comunali nei confronti di quei velox che stanno esasperando i residenti con migliaia di multe.