Il cosiddetto “controllo concomitante” della Corte dei conti riparte a pieno ritmo dopo i precedenti blocchi. La misura, come riportato da Il Sole 24 Ore, era stata prevista nel 2009, ma soltanto nel 2020 era stata realmente attivata, prima che il Governo si scontrasse con il Collegio per le questioni relative al Pnrr. Essa prevede che i magistrati contabili mettano sotto la lente d’ingrandimento gli investimenti pubblici dello Stato in tempo reale.
Con una delibera, è stato definito anche il programma di attività che quest’anno verranno tenute sotto controllo. Gli investimenti in questione hanno un valore complessivo di 75,4 miliardi di euro. Si va dal Ponte sullo Stretto alle opere del Giubileo 2025 rimaste fuori dal Pnrr, passando per Giochi del Mediterraneo di Taranto all’Alta Velocità ferroviaria adriatica, fino al piano strategico per la Zes Unica. La lista è molto lunga (in totale 35 filoni) ed è stata stilata sulla base del “criterio della rilevanza finanziaria e dell’impatto socio-economico sui cittadini e sulle imprese”.
Corte dei conti, riparte controllo “concomitante” su investimenti pubblici: cosa prevede
La Corte dei conti, nonostante i precedenti intoppi, non vuole insomma rinunciare al potere di cui dispone attraverso il “controllo concomitante”. Anche perché la riforma annunciata sulla questione è ancora ben lontana dall’essere realizzata. Intanto, dunque, tornerà ad essere attuato il programma in questione, che prevede valutazioni tempestive sugli investimenti pubblici per individuare i rischi di “gravi irregolarità gestionali o gravi deviazioni da obiettivi, procedure o tempi di attuazione” al fine di correggerle quanto prima.
Il principale scopo resta quello di “accelerare” la realizzazione degli investimenti, incentivando anche il giudizio “di misure autocorrettive intraprese dalle amministrazioni a seguito delle raccomandazioni”. Il confronto tra le parti coinvolte sarà diretto attraverso un “ampio ricorso al dialogo istruttorio fondato sulle audizioni, oltre che sullo scambio cartolare”. Inoltre, il Collegio si occupa di recuperare i dati da tutte le “fonti informative istituzionali” disponibili in modo tale da avere una visione completa sulle situazioni.