Franco Arminio, poeta e scrittore, a “L’Ora Solare” racconta il suo ultimo libro, i “Canti della gratitudine”. “La poesia può essere uno strumento umano per farci compagnia, per aiutarci ad abitare lo spavento. Ho scritto di gratitudine perché è il primo mattone per costruire una relazione con gli altri e con il mondo. Quando noi ci svegliamo la mattina e vediamo la natura, già possiamo celebrare la vita. Se invece ci svegliamo pensando che la vita non ci ha dato qualcosa, siamo in una situazione di rancore. È difficile essere veramente grati perché uno può dire che la gentilezza è importante ma non essere gentile” spiega lo scrittore.
Non solo poeta. Franco Arminio è anche un “paesologo”, ideatore di tante iniziative contro lo spopolamento dell’Italia. “La paesologia è una forma di attenzione ai paesi. I paesi, così belli e diversi l’uno dall’altro, ce li ha solo l’Italia. Ogni paese è un regno: ha il castello, la cattedrale… Ogni paese è un centro e non possiamo perdere questo grande patrimonio. Stiamo perdendo popolazione. I paesi non li perdiamo, ma perdiamo i giovani, gli abitanti. L’Italia si salva solo se riporta un po’ di abitanti nei paesi: abbiamo coste troppo piene e montagne troppo vuote”. In precedenza il paese era collegato al mondo contadino e dunque alla povertà. Per Arminio non è così: “L’Italia è piccola, ci possiamo distribuire bene”.
Franco Arminio: “Dobbiamo ripensare l’Italia”
Oggi anche i paesi di montagna possono risorgere anche andando oltre all’agricoltura. Secondo il “paesologo” Franco Arminio “si possono fare altre cose, come i servizi agli anziani, o giovani che fanno lavori creativi. La campagna, ad esempio, è una Milano con più erba. Bisogna rivedere i luoghi, perché tutto è centro. L’Italia ha bisogno di Milano, della collina, della montagna… Dobbiamo abitarla in tanti modi diversi e ripensare l’Italia”. Secondo il poeta “dobbiamo curare le comunità che stanno nei paesi. Oggi c’è un’epidemia di solitudine. Noi abbiamo ancora frammenti di comunità nei paesi che però sono disgregati. Curare i paesi significa curare il mondo. La comunità è una medicina”.
Non solo Sud: anche il Nord si è svuotato. A spiegare il motivo è Arminio: “Il Nord si svuota perché le città in pianura sono più in pianura. Al Sud abbiamo la ‘fortuna’ che le città in pianura non funzionano molto quindi le persone restano più in montagna. Al Nord invece vanno via. Il problema dello spopolamento è arrivato in tutta Italia”. Chi combatte per sostenere in vita i paesi ha bisogno di più attenzione da parte del mondo della politica, secondo l’esperto. “Pensiamo l’Italia come se fosse fatta di pianura. Dobbiamo aggiornarci, dovremmo avere l’idea di montagna che hanno altrove, come in Austria e Svizzera, per viverla diversamente. Io sono ottimista: credo che i paesi non moriranno e ci sarà un lento ritorno ai paesi” conclude il “paesologo” a “L’Ora Solare”.