Il rugby che viene praticato a scuola in Inghilterra può essere considerato un abuso sui minori. A dirlo è uno studio condotto dalle Università di Winchester, Nottingham Trent e Bournemouth, che verrà pubblicato presto sul Sports, Ethics & Philosophy: Journal of the British Philosophy of Sport Association. Il Times ha visionato in anteprima il suo contenuto, che lancia l’allarme su ciò che potrebbe accadere ai bambini che fin da piccoli praticano questa attività.
I ricercatori hanno effettuato una comparazione tra le diverse tipologie di sport, evidenziando i rischi ad essi correlati soprattutto per i più piccoli. È stata compiuta, in particolare, una distinzione tra quelli che di base comportano un determinato impatto fisico e quelli che invece possono portare ad infortuni accidentali. È emerso che coloro che iniziano a giocare a rugby da bambini hanno maggiori probabilità di rischiare un trauma cerebrale rispetto a coloro che cominciano più tardi. Tra i fattori di rischio citati nel documento ci sono i colpi di testa. È dimostrato, anche nel calcio, che essi possono contribuire a danni cognitivi che aumentano le probabilità di incorrere in futuro in malattie neurodegenerative come la demenza o il morbo di Parkinson.
Rugby a scuola è abuso su minori? La replica dell’associazione
“Lo sport per bambini non dovrebbe danneggiare intenzionalmente il loro cervello. I più piccoli dovrebbero concentrarsi sul divertimento, sulla salute e sullo sviluppo sociale piuttosto che su attività professionistiche”, ha affermato Eric Anderson, autore dello studio sul rugby a scuola. “La percezione culturale è che colpire un bambino al di fuori dello sport è un abuso, ma colpire un bambino nello sport è in qualche modo socialmente accettabile. È una concezione che va cambiata”.
Un portavoce della Rugby Football Union (RFU) ha affermato che l’associazione si impegna costantemente per il benessere dei giocatori. È in prima linea infatti nel monitoraggio dei danni, nello studio di eventuali cambiamenti e nell’insegnamento di regole utili a promuovere il benessere. “Il rugby per i bambini nelle scuole o nei club in Inghilterra esiste in diverse forme: con contatto, con contatto ridotto e senza contatto. È uno sport che offre significativi benefici per la salute fisica e mentale, oltre ai valori di squadra. In un contesto di diminuzione dell’attività fisica e di un’epidemia globale di obesità tra i più giovani, crediamo che abbia un ruolo importante”, queste le sue parole.