Il sonno, è risaputo, influenza la qualità e la quantità della nostra vita. Dormire almeno dalle 7 alle 8 ore ha infatti ripercussioni positive sulla nostra salute. Secondo però uno studio di Santé publique France del 2019 sembrerebbe che i francesi abbiano perso un’ora di sonno a notte negli ultimi 30 anni, dormendo in media 6 ore e 58 minuti , con un terzo che dorme anche meno di 6 ore. Queste poche ore sono viste come un dato preoccupante dai ricercatori, che hanno spiegato come possano influire negativamente sulla salute in generale, ma soprattutto sulle funzioni cognitive.
“L’attenzione, la concentrazione e la memorizzazione sono disturbate“, ha affermato il Dott. Sylvie Royant-Parola, specialista del sonno, presidente onorario della Rete Morfeo, che avverte: “Se si è privi di sonno da ventiquattro ore, ci si trova nello stato di chi guida con 1 g/l di alcol nel sangue! Le nostre percezioni e i nostri giudizi sono alterati, commettiamo errori.“
RELAZIONE TRA SONNO, ORMONE DELLO STRESS e MALATTIE CARDIOCIRCOLATORIE
Già dagli anni ’70 è noto come i lavoratori notturni soffrano più spesso di ipertensione e/o sovrappeso rispetto agli altri. E gli studi scientifici successivi lo hanno confermato: “Una riduzione del tempo di sonno è accompagnata dalla stimolazione dell’ormone dello stress, il cortisolo, con conseguente rigidità delle arterie e ritenzione di sale: questi due meccanismi favoriscono l’ipertensione, che a sua volta prepara il terreno per le malattie cardiovascolari“, spiega il Prof. Damien Léger, responsabile del Centro del Sonno e della Vigilanza all’Hôtel-Dieu di Parigi.
C’è anche un legame tra queste malattie cardiovascolari e le apnee notturne, queste pause respiratorie frequenti durante il sonno: esse causano micro-svegli, a volte più di cento durante la notte. La privazione o la frammentazione del sonno hanno quindi le stesse ripercussioni sul cuore. Allungare le notti sarebbe anche un prerequisito per riuscire a perdere peso. Infatti, la durata del sonno ha un’azione sugli ormoni che influenzano l’appetito.
DORMIRE POCO E MALE: MAGGIORE RISCHIO PER CANCRO AL SENO
Gli studi sull’importanza del sonno si sono anche spinti oltre. Dormire è anche una delle componenti di un’immunità solida e quindi di una resistenza a un gran numero di patologie. “La produzione di un gran numero di cellule immunitarie aumenta durante la fase di sonno profondo. Allo stesso tempo diminuisce quella delle citochine, sostanze che favoriscono l’infiammazione e molte malattie legate a questo fenomeno. Ma la privazione cronica del sonno inverte questi meccanismi benefici. Le insonnie e la privazione del sonno, a lungo termine, rendono più vulnerabili alle infezioni virali come l’influenza e diminuiscono l’efficacia di alcune vaccinazioni “, ha spiegato sempre il Prof Lèger.
Ma ancora peggio sarebbe come dormire poco e male esponga maggiormente ad alcuni tipi di cancro, in particolare il cancro al seno nelle donne lavoratrici notturne o con turni irregolari. Senza contare che la mancanza di sonno è anche responsabile dell’invecchiamento precoce. “Dormire di più, praticare attività fisica o meditare sono ottimi modi per allungare i telomeri e la speranza di vita“, ha affermato Steven Laureys, neurologo, direttore di ricerca presso il Fondo per la Ricerca Scientifica in Belgio e autore del libro “Il sonno è benefico per il cervello”. Insomma, dormire e farlo bene e per le giuste ore deve tornare prioritario, e la salute ringrazierà.