La protesta dei trattori arriva al Festival di Sanremo 2024. La delegazione di allevatori e agricoltori che aveva chiesto di salire sul palco dell’Ariston dopo lo spiraglio aperto da Amadeus in conferenza stampa non è stata accontentata, ma il conduttore ha scelto di leggere il comunicato. «Nei giorni scorsi ho espresso la mia disponibilità ad accogliere sul palco del Festival le ragioni dei contadini che in questi giorni stanno protestando per difendere giustamente i diritti della categoria che ritengono minacciata dalle nuove riforme europee del settore», ha spiegato Amadeus. Il conduttore della kermesse ha aggiunto di aver ricevuto «in questo momento dalla Rai un comunicato condiviso con gli agricoltori presenti a Sanremo», che non legge integralmente, ma il cui testo completo viene messo a disposizione della stampa.
«Chiediamo una legge chiara che garantisca la giusta distribuzione del valore lungo la filiera agroalimentare, con reciproci benefici per i produttori agricoli e per i consumatori», la richiesta degli agricoltori. Riguardo le loro proteste, precisano: «Non siamo in piazza per chiedere aiuti o sussidi, ma solo per assicurarci che ci venga corrisposta la giusta remunerazione per il duro e insostituibile lavoro che svolgiamo quotidianamente, grazie al quale ogni cittadino può mangiare ogni giorno. Questo purtroppo non avviene da tempo, tanto che oggi la maggior parte dei frutti del nostro lavoro è ampiamente sottopagato, con ricavi che sono abbondantemente inferiori ai costi di produzione. Protestiamo quindi per difendere la dignità di tutti gli agricoltori e per chiedere con forza che venga corrisposto il giusto alle nostre produzioni».
LE RAGIONI DELLA PROTESTA DEI TRATTORI E LE RICHIESTE DEGLI AGRICOLTORI
Il comunicato degli agricoltori che hanno dato vita alla protesta dei trattori in Italia nella lettera letta da Amadeus al Festival di Sanremo 2024 sottolineando l’importanza del settore agroalimentare. «Senza agricoltura non c’è vita, non c’è sovranità alimentare, non c’è libertà». Quindi, avanzano le loro richieste: «Chiediamo solo la possibilità di continuare a onorare gli insegnamenti dei nostri genitori e dei nostri nonni, che con rispetto, amore e dignità ci hanno portato a coltivare il valore della terra e di ciò che rappresenta, con il solo e unico obiettivo di lasciare un mondo migliore ai nostri figli». La lettera integrale, comunque, si apre mettendo in evidenza che «gli agricoltori italiani pagano lo scotto di decisioni sbagliate non basate sulla scienza». Il riferimento nel comunicato è alle «politiche comunitarie quali il green, la direttiva sulla qualità dell’aria o il regolamento sui fitofarmaci, fortunatamente ritirata dalla Commissione Ue grazie alle nostre proteste».
Politiche che per gli agricoltori sono «eccessivamente sbilanciate a favore dell’ambiente, vanno a discapito di tutta l’agricoltura italiana, con particolare riferimento alle piccole aziende». C’è un riferimento ai prezzi pagati agli agricoltori, «fermi da trent’anni, tanto che ai consumatori alcuni prodotti arrivano a costare fino a dieci volte di più». Il comunicato – firmato da Oldoni Alessandra, Goglio Giulia, Pedrotti Davide e Pizzaris Fabio – si conclude con un «saluto all’Italia, alla Rai e a te Amadeus», ringraziato «per aver dato voce agli agricoltori nel tempio della musica italiana». Ma c’è anche una nota polemica: «Negli scorsi giorni abbiamo insistito nel voler salire noi stessi sul palco per un unico motivo: far vedere anche i nostri volti, facce pulite che rappresentano il futuro dell’agricoltura italiana e occhi appassionati di chi crede ancora che, citando Papa Francesco, non c’è umanità senza coltivazione della terra».