GUIDO CROSETTO, COME STA? LE CONDIZIONI DEL MINISTRO
Dopo il ricovero di ieri sera, presso il pronto soccorso dell’ospedale San Carlo di Nancy a Roma per un perdurante dolore al petto, Guido Crosetto sta meglio. Gli accertamenti “hanno evidenziato una lieve pericardite e l’assenza di danni cardiaci”. Nelle prossime ore il ministro, le cui condizioni di salute sono buone, sarà sottoposto a ulteriori esami “per accertare le cause del malore”. Il ministro, come annunciato dal Ministero della Difesa, ringrazia “per i numerosi messaggi di vicinanza e amicizia ricevuti da parte del mondo istituzionale e politico, di maggioranza e di opposizione, nonché per l’affetto testimoniato da tanti cittadini comuni”. (agg. JC)
GUIDO CROSETTO IN OSPEDALE: LE CONDIZIONI
Il ministro della difesa, Guido Crosetto, si trova attualmente in ospedale, così come fatto sapere dai principali organi di informazione online, a cominciare dal sito di TgCom24. Secondo quanto emerso l’esponente del governo di Giorgia Meloni si troverebbe in ospedale dopo un ricovero d’urgenza avvenuto durante la notte passata, fra lunedì 12 e martedì 13 febbraio 2024, a causa di una una sospetta pericardite.
La Difesa, a riguardo, ha pubblicato una nota in cui si legge che: “A seguito di un dolore perdurante da lunedì mattina, il ministro Crosetto si è presentato (solo ed a piedi) al pronto soccorso del San Carlo di Nancy, con forti dolori al petto. È immediatamente monitorato e poi sottoposto a una coronarografia. Non ci sono notizie sulle cause ma fonti ospedaliere dicono potrebbe trattarsi di una pericardite”. Non sembrerebbe quindi essere una situazione di particolare gravità ma in ogni caso il ministro verrà sottoposto a controlli accurati nelle prossime ore attraverso cui si avrà un quadro certamente più chiaro delle sue condizioni fisiche.
GUIDO CROSETTO RICOVERATO D’URGENZA, COME STA? L’INTERVISTA SULLA RISERVA MILITARE
Proprio ieri lo stesso ministro della difesa, Guido Crosetto, era uscito allo scoperto attraverso una intervista concessa al quotidiano La Verità, tramite la quale aveva esposto la propria idea di creare una riserva militare italiana composta da 10mila persone volontarie fra ex militari ma anche civili specializzati. “Non è una cosa che si mette in piedi dall’oggi al domani – ha raccontato – ci lavorerà il governo con una legge delega”, anche trovando “i relativi fondi”.
E ancora: “Dobbiamo prepararci a tempi in cui difesa e sicurezza diventeranno prioritari. Anzi, rappresenteranno i prerequisiti per la sopravvivenza dell’economia”, per poi precisare: “Il lavoro del ministro della Difesa consiste nel preparare la nazione a poter affrontare tutti gli scenari, anche quelli peggiori. Speriamo che le tensioni nel mondo scemino, ma se invece continuassero a salire ogni nazione dovrebbe lavorare per essere pronta a ogni evenienza”.