LE INTENZIONI DI VOTO DEI SONDAGGI POLITICI SWG: CALO GENERALE DEI BIG, CRESCE CENTRO E AVS
Come da tradizione, ad inizio settimana i sondaggi politici raccolti da Swg per TgLa7 mostrano l’andamento generale dei principali partiti italiani in questo particolare periodo “pre-elettorale”, con diversi dossier aperti sia all’interno della maggioranza e sia nei tumulti vari delle opposizioni. Si assiste in generale ad un calo di tutti i big in testa, mentre a guadagnare qualche piccolo punto percentuale ci pensano questa settimana le sinistre e l’area centrista ex Terzo Polo.
Nello specifico, perdono terreno secondo gli ultimi sondaggi politici Swg, la Premier Meloni e i diretti rivali-inseguitori: da Schlein a Conte, passando per Salvini e Tajani. Il periodo non brillante su vari fronti (nazionali e internazionali) porta le intenzioni di voto a riflettere immediatamente il “ritorno” in termini di consensi per l’elettorato intervistato: Fratelli d’Italia resta primo partito ma con il 27,9%, cedendo lo 0,2% in solo una settimana. Non fa meglio il Pd di Elly Schlein, ferma al 19,7% dopo un -0,3% rispetto ai sondaggi politici Swg della scorsa settimana: non ne approfitta il M5s di Giuseppe Conte, ancorato al 15,7% e in costante discesa nelle ultime settimane. La Lega di Salvini all’8,3% resta davanti a Forza Italia (7,3%), entrambe però senza guadagnare terreno rispetto alla leader del Governo: chiudono il borsino dei partiti, Azione di Calenda al 4,3%, Alleanza Verdi-Sinistra al 4,2% (+0,2%), Italia Viva di Renzi al 3,1%, PiùEuropa Bonino al 2,5%, Italexit 1,7%, Unione Popolare 1,5%, Democrazia Sovrana e Popolare 1,1%, Sud Chiama Nord 1%. Questa settimana l’astensione sale prepotentemente al 41%, con addirittura il +5% di sfiducia “guadagnata” nei soli ultimi 7 giorni.
ILARIA SALIS E STELLANTIS, GLI ALTRI SONDAGGI POLITICI DI GIORNATA
Rimanendo sul fronte politico ma ampliando il discorso su due temi che hanno occupato e occupano l’agenda politica della Premier Giorgia Meloni, i sondaggi politici Swg hanno provato a tastare il terreno dell’elettorato sui casi “spinosi” Ilaria Salis e Stellantis. In merito alla 39enne italiana detenuta in Ungheria con l’accusa di violenze contro gruppi di destra, gli elettori intervistati si dividono sul delicato tema misto politico e giudiziario: il 62% è infatti d’accordo col ritenere inaccettabile che i detenuti vengano trattati in modo indegno, come dimostrerebbero le catene con cui è stata trascinata in tribunale.
Per il 57% deve essere il Governo Meloni ad intervenire con Orban in maniera forte e decisa per cambiare le sorti del caso Salis, mentre il 35% si ritiene d’accordo con la posizione del vicepremier Salvini che, qualora fosse dimostrata colpevole la 39enne brianzola, non dovrebbe esserle più permesso di insegnare. Da ultimo, dopo il durissimo scambio a distanza negli scorsi giorni tra l’ad di Stellantis Tavares e la Presidente Meloni, qui la distinzione nei sondaggi è ben più ampia: il 56% ritiene sia un ricatto inaccettabile quello dell’ex Fiat-Fca di Elkann di aver detto che «senza incentivi per le auto elettriche sono a rischio molti posti di lavoro in Italia nel settore delle auto»; per il 16% invece Stellantis ha ragione e il Governo dovrebbe pensare a politiche più ambientali e di rilancio per l’intero settore.