Sono trascorsi pochi giorni dalla scoperta della strage familiare ad Altavilla Milicia, in provincia di Palermo, dove la 42enne Antonella Salamone e i due figli di 16 e 5 anni, Kevin ed Emanuel, sarebbero stati uccisi in modo atroce nel contesto di un presunto esorcismo o di un rito di “purificazione dal demonio“. Sono già tanti, però, gli elementi agghiaccianti al vaglio degli inquirenti chiamati a ricostruire le presunte responsabilità delle tre persone finite in carcere, il marito e padre delle vittime, Giovanni Barreca, e una coppia, Massimo Carandente e Sabrina Fina. Tutti, secondo quanto riporta Ansa, risultano indagati per omicidio plurimo e soppressione di cadavere. Antonella Salamone sarebbe stata data alle fiamme, uccisa probabilmente giorni prima dei suoi figli e i resti della donna sarebbero stati trovati sepolti sotto un cumulo di terra in giardino.
Stando alle ultime indiscrezioni su quanto emerso dalla scena del crimine e da un primo esame sui corpi dei due minori, Kevin ed Emanuel sarebbero stati sottoposti a torture con cavi elettrici e un attizzatoio prima di essere strangolati forse con l’uso di alcune catene. Seviziati per ore prima della fine. L’unica sopravvissuta è la sorella maggiore, 17 anni, che sarebbe stata “risparmiata” dal padre non si sa ancora per quale motivo. È anche attraverso il suo racconto che gli investigatori avrebbero raccolto ulteriori tasselli per cercare di completare il mosaico di un massacro che si pensa essere maturato nel contesto del fanatismo religioso che avrebbe accomunato Barreca e i due presunti complici. Questi ultimi hanno respinto le accuse e tutti si sarebbero avvalsi della facoltà di non rispondere davanti al gip durante l’interrogatorio di garanzia.
Kevin ed Emanuel uccisi nella strage di Altavilla, l’ipotesi delle torture prima degli omicidi
Prima di essere uccisi nella loro casa di Altavilla Milicia, Kevin ed Emanuel, i due figli maschi di Giovanni Barreca e Antonella Salamone, sarebbero stati torturati. Ad alimentare questa ipotesi, alcuni reperti trovati nella villetta in cui i due minori, di 16 e 5 anni, sarebbero stati brutalmente assassinati dopo la madre, forse uccisa giorni prima e sepolta sotto un cumulo di terra dopo essere stata bruciata.
L’orrore si sarebbe consumato durante un presunto esorcismo perché Barreca, non è chiaro se sostenuto nella sua convinzione dai presunti complici, avrebbe creduto che moglie e figli fossero posseduti dal demonio. I due minorenni sarebbero stati picchiati con un attizzatoio da camino e con dei cavi elettrici. Per impedire che urlassero, qualcuno gli avrebbe tappato la bocca con degli stracci. Il decesso risalirebbe alla giornata di venerdì scorso. Ad allertare i carabinieri sul triplice omidicio sarebbe stato proprio Giovanni Barreca, reo confesso: in una drammatica telefonata ai militari, l’uomo avrebbe dichiarato di aver sterminato la famiglia. A casa, viva, l’altra figlia della coppia, 17 anni, testimone chiave che si sarebbe svegliata trovandosi davanti i cadaveri dei fratelli. Non si esclude che la giovane possa essere stata narcotizzata nelle fasi cruciali dei delitti.