Non solo il Ponte sullo Stretto di Messina si farà, ma la fase 1 preliminare è stata avviata. Dopo la riunione fiume di giovedì, il Cda della Società Stretto di Messina ha approvato l’aggiornamento del progetto definitivo dell’opera. Comincia così il viaggio tra carte bollate, autorizzazioni e verifiche di impatto ambientale per arrivare a giugno al calcio d’inizio con l’approvazione del progetto esecutivo. Potranno così iniziare le opere propedeutiche, come bonifiche, indagini archeologiche, geognostiche e geotecniche, così come la predisposizione dei campi base. «È un grande risultato, ottenuto in pochi mesi grazie all’impegno del governo, in particolare del Ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, e al lavoro del Contraente generale Eurolink, della Società Stretto di Messina e dei nostri altri contraenti ed esperti nelle diverse discipline ingegneristiche legate al ponte», il commento di Pietro Ciucci, ad della società, come riportato dal Sole 24 Ore.
Quello del Ponte sullo Stretto di Messina è «un progetto straordinario, tecnicamente all’avanguardia e di riferimento a livello internazionale», ha evidenziato Ciucci, secondo cui è arrivato il momento di realizzarlo. Infatti, il Cda ha acceso il semaforo verde alla relazione di aggiornamento al progetto definitivo del 2011, che era stato accantonato dal governo Monti. Quindi, l’iter riparte da lì, ma non mancano le incognite, a partire dai costi dell’opera che non devono crescere di oltre il 50% rispetto a quelli previsti, pena l’annullamento di tutta la procedura con l’avvio di una nuova di evidenza pubblica.
PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA: COSTI E OPERE ACCESSORIE
Nei prossimi mesi la Società Stretto di Messina dovrà predisporre il piano economico-finanziario da cui risulterà l’intera copertura del fabbisogno finanziario dell’opera tramite i fondi già stanziati dalla legge di Bilancio 2024, come recita una nota della committente, «unitamente alle risorse derivanti dall’aumento di capitale della Stretto di Messina già realizzato e dalla redditività complessiva attesa dal progetto». Come evidenziato dal Sole 24 Ore, il costo iniziale del Ponte sullo Stretto si aggirava sugli 8,5 miliardi nel 2011, invece ora sale a 13,5 miliardi, più un altro miliardo di opere accessorie. La legge di Bilancio ha stanziato 11,630 miliardi di euro fino al 2032, di cui 9,3 miliardi a carico dello Stato, 718 milioni sul Fondo di sviluppo e coesione e 1,6 miliardi da Calabria e Sicilia. Quest’anno in cassa ci sono 780 milioni di euro. Per quanto riguarda le opere accessorie al Ponte sullo Stretto di Messina, che sarà lungo 3,6 chilometri, ci sono opere stradali e ferroviarie per i collegamenti al territorio, come 40 chilometri di raccordi viari e ferroviari, di cui l’80% sviluppati in galleria. La società ha fatto sapere che le arterie stradali e su ferro «collegheranno, dal lato Calabria, l’autostrada del Mediterraneo (A2) e la stazione FS di Villa San Giovanni e, dal lato Sicilia, le autostrade Messina-Catania (A18) e Messina-Palermo (A20) nonché la nuova stazione FS di Messina».
Nel complesso, ci saranno 20,3 chilometri di raccordi stradali e 20,2 chilometri di raccordi ferroviari. Confermata poi la realizzazione in Sicilia di tre fermate ferroviarie in sotterraneo (Papardo, Annunziata ed Europa) che, insieme a quelle di Villa S. Giovanni, Reggio Calabria e Messina «daranno concretezza al sistema metropolitano interregionale dell’area dello Stretto», come precisato da Stretto di Messina. Altre infrastrutture previste sono il Centro Direzionale (in Calabria), il cui progetto è stato dallo Studio Daniel Libeskind, ma gli aspetti architettonici saranno approfonditi in sede di progettazione esecutiva.
PONTE SULLO STRETTO: I DATI SULLA SICUREZZA
Stando a informazioni fornite dalla società Stretto di Messina, e riportate dal Reggino, nel cantiere del Ponte sullo Stretto di Messina saranno occupati in media 4.300 addetti all’anno con un picco di 7mila addetti nel periodo di maggiore produzione. Per tutta la durata del cantiere (7 anni) si avrà un impatto occupazionale diretto di circa 30mila unità lavorative per anno, cui va aggiunto l’impatto occupazionale indiretto e indotto, stimato in 90mila unità, per un totale di 120mila posti di lavoro generati dall’opera. A livello di sicurezza, con un sisma di magnitudo 7.1 Richter, il ponte e i collegamenti a terra non subiscono danni, conservando ulteriori margini di sicurezza oltre la soglia prevista. Inoltre, resiste a venti con velocità superiore a 300 km/h, anche se in oltre 20 anni di monitoraggi eolici eseguiti a livello locale non è mai stata raggiunta una velocità di vento superiore ai 150 km/h.
SALVINI “PONTE SULLO STRETTO PRONTO NEL 2032”
«Confermo che l’intenzione è aprire i cantieri entro l’anno 2024 e aprire al traffico stradale e ferroviario il ponte nel 2032», ha dichiarato il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, al question time al Senato. Il Ponte sullo Stretto sarà progettato per avere una vita di 200 anni. Secondo quanto dichiarato dalla società Stretto di Messina, potrà «garantire» tempi medi di attraversamento «di circa 15 minuti» per i servizi ferroviari diretti tra Villa San Giovanni e Messina Centrale, rispetto agli attuali 120 minuti per i treni passeggeri e almeno 180 minuti per i treni merci, e di «circa 10/13 minuti su gomma» rispetto agli attuali 70 minuti per le auto e 100 minuti per i mezzi merci. «Impossibile è la parola che usano quelli che non hanno coraggio e non hanno voglia di lavorare, perché per quelli che hanno coraggio e voglia di lavorare le cose si fanno», il commento della premier Giorgia Meloni.