Jean-Paul Gaultier e il toccante ricordo del suo fidanzato Francis Menuge: “Ho sofferto tantissimo quando è morto…”
Jean-Paul Gaultier è stato oggi ospite a Verissimo da Silvia Toffanin; l’icona della moda internazionale ha avuto modo di raccontarsi non solo attraverso le tappe fondamentali della sua carriera, ma soprattutto rivelando alcuni aneddoti anche toccanti del suo privato. In particolare, emozionante il ricordo del suo fidanzato Francis Menuge, morto negli anni ottanta dopo aver contratto l’AIDS. “Quegli anni sono stati molto duri, erano gli anni ottanta; io vivevo con il mio alter ego, Francis. E’ stato uno dei primi a contrarre l’AIDS, io ho sofferto tantissimo perchè con lui avevo creato la griffe”.
Proseguendo nel suo racconto, Jean-Paul Gaultier ha spiegato come sia riuscito ad andare avanti dopo la tragica morte del suo fidanzato Francis Menuge. “Lui mi ha dato la forza di farlo assieme, anche senza sostegno economico. Siamo riusciti a portare le collezioni anche in Italia, tutta la mia produzione veniva portata qui all’epoca. Era meraviglioso, lui era originario di questo paese; quando è mancato è stato durissimo”. Lo stilista ha poi aggiunto: “Come è stato andare avanti? Dopo questa catastrofe, dramma, mi sono messo a lavorare ancora di più; lui mi ha spinto con la sua forza e ho pensato di dover continuare anche per lui. Mi sono detto: ‘Forse mi fermo’, poi ho deciso di continuare per tutti e due”. (agg. Valerio Beck)
FRANCIS MENUGE, CHI E’ L’EX COMPAGNO DI JEAN-PAUL GAULTIER?
Chi era Francis Menuge e cosa sappiamo del fidanzato di Jean-Paul Gaultier morto oramai diversi anni fa? Oggi pomeriggio, nel corso del primo appuntamento del fine settimana con le interviste e gli approfondimenti di “Verissimo”, del sempre ricco cast di ospiti del talk show di Silvia Toffanin su Canale 5 farà parte anche il 71enne stilista francese. E nel corso dell’intervista in esclusiva che l’iconico designer ed enfant terribile dell’haute couture (un maestro della provocazione intelligente tra ironia e divertissement) concederà alla padrona di casa si parlerà non solo dei suoi oltre cinquant’anni di carriera e del suo “Fashion Freak Show”, il musical da lui firmato e che tornerà anche nei teatri italiani, ma anche della sua vita privata e sentimentale.
Protagonista di diverse relazioni da copertina nel corso della sua lunga carriera, probabilmente uno degli amori che più hanno lasciato il segno per Jean-Paul Gaultier è stato quello con Francis Menuge (1954-1990), scomparso prematuramente trentaquattro anni fa a causa dell’AIDS. Ma cosa sappiamo di questi manager francese che, secondo molti, ha contribuito molto al successo della griffe di Gaultier, valorizzandone e gestendone al meglio il marchio fino a farlo diventare uno tra i brand più importanti e riconoscibili in tutto il mondo? Una volta lo stilista ebbe a dire, non per provocare come è solito, ma con sincero rammarico, che uno dei pochi rimpianti della sua vita era stato “non aver inventato i preservativi”.
FRANCIS MENUGE, MORTO DI AIDS: GAULTIER, “SENZA DI LUI S’E’ CHIUSA UNA FASE”
Il riferimento di Jean-Paul Gaultier, in una intervista risalente al 1990, era proprio alla allora recente scomparsa del fidanzato Francis Menuge che tempo prima aveva contratto l’HIV. I due uomini si conoscevano da oltre quindici anni e avevano dato vita a un sodalizio che, come ricordato sopra, non era unicamente professionale ma anche sentimentale. Grazie infatti all’abilità di Menuge come amministratore, a partire dalla prima sfilata tenutasi nel 1976 alla firma delle prime importanti licenze commerciali con l’estero negli Anni Ottanta, Gaultier riuscì a farsi conoscere in tutto il mondo attraverso una oculata gestione del marchio da parte del compagno e campagne di comunicazione ancora oggi geniali e impattanti al tempo stesso.
Parlando nel 2020 con ‘L’Officiel’ proprio dello spettacolo autobiografico “Fashion Freak Show”, lanciato due anni prima, e della sua volontà di lasciare il mondo della moda, Jean-Paul Gaultier aveva ammesso candidamente che la vita è fatta di fasi e che pure quella sua scelta rispondeva a quella logica: “Penso alla fase conclusa con la morte di Francis Menuge, a seguito della quale mi ero posto la domanda se continuare o meno… Poi c’è stata Madonna, il cinema e il teatro… In 50 anni ho realizzato tante collezioni ed è tempo di lasciare il posto ai giovani talenti. Inoltre, la società e il sistema della moda sono cambiati. A partire dal lancio del ‘Fashion Freak Show’ ho cominciato a pensare di lasciare le collezioni”. Più di recente, in una intervista concessa al “The Observer” per il “The Guardian”, Gaultier aveva detto: “La mia prima collezione è stata nel 1976, e nel 1990 il mio ragazzo è morto. E quello è stato davvero un momento in cui ho sentito che mi mancava un braccio, o due braccia in realtà…”.