Il Ministero della Salute ha messo in guardia riguardo gli effetti avversi del Fentanyl, che “recentemente è diventato la principale causa di overdose negli Stati Uniti”. Nel comunicato viene sottolineato che siamo davanti ad una “emergenza nazionale”. Nell’Unione europea, nel 2021, sono stati 137 i decessi associati all’oppiaceo, di cui 88 nella sola Germania. “Una parte significativa di questi decessi si pensa sia associata al Fentanyl sottratto dai canali leciti di distribuzione per l’uso medico” si legge ancora nel comunicato. Secondo il Ministero “è essenziale tenere presente che i dati europei attuali probabilmente sono una sottostima. Anche se attualmente la diffusione del Fentanyl in Europa è relativamente limitata, tale sostanza rappresenta comunque una minaccia potenziale capace di influire in modo significativo la salute e la sicurezza europea in un prossimo futuro”.
Riccardo Gatti, tra i massimi esperti di dipendenze in Italia, oltre che specialista in psichiatria e coordinatore del Tavolo regionale della Lombardia proprio sulle dipendenze, vede con preoccupazione la circolare del ministero. Ad Avvenire, sottolinea: “Il messaggio delle autorità sanitarie è semplice: occhio ai furti. E occhio alla possibilità, complici i furti e la circolazione della sostanza tagliata con altre droghe, che in ospedale arrivino più casi di overdose. Ma inserito nel quadro generale di ciò che sta avvenendo a livello internazionale, unendo i puntini dei dati e degli allarmi lanciati negli ultimi mesi, siamo davanti a un segnale“.
Dott. Gatti: “Così aumenta la richiesta del Fentanyl in Europa”
Per Riccardo Gatti, bisogna fare attenzione alla “confluenza di interessi sul commercio del Fentanyl in Europa, documentata da diverse attività investigative ormai, tra i cartelli sudamericani, quelli asiatici, la mafia irlandese e la nostra ‘ndrangheta”. Secondo l’esperto “la sensazione è che tutto sia pronto perché il Fentanyl sbarchi ufficialmente anche nel Vecchio Continente, come finora non è davvero accaduto”. I furti di farmaci nel nostro Paese dovrebbero preoccuparci “perché iniziare a far circolare i fentanili nel Paese, tagliandoli con altre sostanze, significa preparare il mercato, far aumentare la richiesta. E poi, banalmente se vuole, perché se il Fentanyl circola e viene tagliato con altre sostanze senza che chi le acquista ne sia al corrente, come avviene nella stragrande maggioranza dei casi di chi acquista sul mercato low cost sostanze oggi, il Fentanyl ammazza”, spiega ad Avvenire.
Il costo della sostanza è molto basso rispetto alla cocaina: “Siamo di fronte a un cambiamento radicale del mercato della droga, sia dal punto di vista dello spaccio che del consumo. La tendenza, per farla semplice, è quella che abbiamo osservato nel campo della moda: da un lato il lusso, con brand costosissimi e merce di altissima qualità, dall’altro l’outlet, con brand sconosciuti e merce di bassa qualità”. Sul mercato della droga, però, ciò vuol dire che il prodotto a basso costo viene mescolato in maniera spesso incontrollata. Secondo Gatti non bastano gli allarmi: “Serve monitorare la situazione, avere il polso di quel che sta accadendo e delle sostanze che circolano. E poi serve stare vicino alla persone, per evitare che si ammazzino”.