TikTok, il noto social di video brevi, è stato costretto a rimuovere dalla propria piattaforma, su richiesta dell’Agcom, tutti i video riguardanti la challenge “cicatrice francese”, in quanto ritenuta pericolosa per i minori. Come riferisce OrizzonteScuola.it, si tratta dell’ennesima sfida sorta sul web e che consiste nello stringersi con estrema violenza la pelle delle guance, in poche parole, darsi dei pizzicotti, fino a che non sopraggiungevano degli ematomi o dei segni rossi sugli zigomi. Si tratta di un trend che si è diffuso in particolare un anno fa di questi tempi, quando ha raggiunto il picco, e l’autorità ha deciso di intervenire attraverso quello che rappresenta il primo provvedimento adottato dalla stessa, dopo il nuovo regolamento sui media audiovisivi approvato lo scorso mese di dicembre 2023.
Attraverso le nuove norme, l’autorità garante delle comunicazioni può infatti limitare la circolazione di video, programmi ma anche comunicazioni commerciali diretti al pubblico italiano “che possono nuocere allo sviluppo fisico, psichico o morale di minori, che incitino all’odio razziale, sessuale, religioso o etnico, nonché che offendano la dignità umana, o che non tutelino adeguatamente i consumatori”.
CHALLENG CICATRICE FRANCESE SU TIKTOK, INTERVIENE L’AGCOM: PROBLEMI FISICI E PSICOLOGICI
Quando la challenge francese si diffuse anche nel nostro Paese, numerosi tiktoker italiani hanno iniziato a seguire il trend e a pubblicare video attraversi cui si pizzicavano appunto le guance, mostrando poi soddisfatti alle telecamere i segni lasciati dalla sfida. Molti psicologi, alla luce della diffusione di quei filmati, sono quindi interventi per segnalare la pericolosità di questo trend, non solo per una questione di salute fisica, tenendo conto che in alcuni casi gli ematomi possono durare anche diverse settimane, ma soprattutto per i rischi sulla salute mentale che tali sfide hanno notoriamente sul pubblico più giovane.
Fortunatamente ogni video è stato rimosso, di conseguenza la challenge può dirsi finita grazie all’intervento dell’AgCom, che siamo certi, dirà la sua ancora diverse volte nei prossimi mesi con l’obiettivo di bloccare sul nascere questi video altamente pericolosi.