Teresa Castiello, cardiologa, è stata ospite stamane del programma di Rai Uno, Uno Mattina, per parlare della miocardite: “La miocardite è una infiammazione del muscolo cardiaco che può accompagnarsi alla disfunzione del cuore. Causa per via dei virus ma anche batteri e protozoi. Ci sono anche altre cause come ad esempio malattie autoimmonui che possono coinvolgere anche il cuore. A volte anche i farmaci possono dare la miocardite, le cause sono molteplici e vanno indagate”. L’angiologo Mauro Mario Mariani, ospite anch’egli di Uno Mattina, aggiunge: “Tra le cause della miocardite le sostanze tossiche ma anche alcol e fumo, vizi tremendi che continuano ad essere in prima linea. Metalli tossici li mangiamo e li respiriamo, oggi se ne fa un gran parlare visto che oggi le S, salute e sostenibilità vanno di pari passo”.
Di nuovo la dottoressa Castiello, che ha precisato: “La miocardite può essere quasi senza sintomi o presentarsi in maniera catastrofica. A volte può essere scambiata come un infarto, un dolore al cuore, un senso di pressione e di peso, ed è trattato allo stesso modo. Al paziente viene fatto un elettrocardiogramma, rilascia la troponina e ci si accorge che c’è un danno miocardico. Poi si fa l’ecocardiogramma che può essere alterato”.
MIOCARDITE, COME PREVENIRLA? “MOVIMENTO E BERE TANTO”
“La diversità rispetto all’infarto – ha continuato l’esperto – è che la miocardite avviene nei giovani senza rischi cardiovascolari mentre l’infarto avviene negli adulti. In questo caso è importantissima la risonanza miocardiaca che non è invasiva, mentre nei casi più gravi si effettua una biopsia, ma non in tutti i casi”.
Di nuovo il professor Mariani: “Il movimento e bere molta acqua fanno sicuramente bene a livello di prevenzione, spesso si beve poco e si mangiano poche proteine animali e questo porta ad uno scompenso, si scombussola un intero sistema e arrivano infarti e ictus. La dieta mediterranea deve essere quotidiano nella nostra alimentazione”. Sulle cure per la miocardite, infine: “Si può curare – precisa la dottoressa Castiello – la maggior parte è benigna, ma ci sono situazioni particolari in cui serve una terapia più mirata perchè si accompagna ad uno scompenso del cuore, magari antivirali o dei cortisonici”.