Il fisco italiano sta apportando delle modifiche importanti. L’ultima riguarda l’omissione dei versamenti IVA. Se precedentemente era applicata una penale adesso, lo scudo penale prevede uno “sconto” a patto di soddisfare una determinata condizione (che vedremo a breve).
L’obiettivo delle nuove riforme fiscali sembra essere quello di creare un feeling di pace tra contribuenti e Stato. Per ogni “autodenuncia” o comunque un versamento concordato, l’Agenzia delle Entrate sembra essere molto più clemente.
Sconto sull’omissione dei versamenti IVA: addio penale?
In futuro – si spera neanche troppo lontano – il fisco potrebbe perdonare e abolire l’attuale penale assoggettata a coloro che omettono di versare l’IVA e acconti, ma a patto di restituirla pagandola anche a rate.
L’approvazione (come di consueto), sarà nelle mani del Consiglio dei Ministri, che valuterà la proposta lanciata dai tecnici dei ministeri della Giustizia e dell’Economia. Le soluzioni erano pressoché dovute, dato che in diverse occasioni – come denunciato da Maurizio Leo – l’Italia fa pagare le sanzioni tra le più alte d’Europa.
Il nuovo meccanismo abolirà le sanzioni minime e quelle massime, quantificando la multa da pagare in un solo importo. Con questa soluzione si penserebbe ad un 70% complessivo da esborsare in caso di more da dover pagare.
Ma non è tutto, perché l’obiettivo target ideale sarebbe quello di minimizzare il danno al 60% circa, escludendo le pene da affliggere a chi invece commette il reato di frode fiscale o omissioni di dichiarazione dei redditi più pericolose.
Scudo penale? Sì, ma senza eccedere
I due ministeri hanno riflettuto sulla manovra fiscale che proteggerà coloro che verseranno (anche a rate), l’IVA che non hanno pagato. Un’operazione delicata che se non introduce dei paletti restrittivi, comporterebbe ad un aumento spropositato di frode ed evasione fiscale.
Anche in quest’occasione Maurizio Leo ha dimostrato di dover trovare una soluzione ragionevole, al fine di separare razionalmente gli “evasori fiscali” dagli imprenditori che hanno avuto reali disagi economici tanto da essere stati in difficoltà a saldare i conti con l’erario.