In Italia, secondo una ricerca dell’Osservatorio Energy & Strategy del Politecnico di Milano, sono presenti circa 85 configurazioni in autoconsumo collettivo: 61 gruppi di auto consumatori e 24 comunità di energia, e nei prossimi anni l’obiettivo è arrivare ad almeno 15.000 comunità energetiche con un impatto significativo in termini di benefici ambientali e di risparmi sulle bollette elettriche.
Da queste premesse ha preso il via oggi il workshop “Comunità energetiche rinnovabili: Innovazione per la transizione energetica”, organizzato da CEI, Comitato Elettrotecnico Italiano, e Sopra Steria.
“Questo Workshop è stato un importante momento di confronto con i professionisti del settore che ha permesso di evidenziare quali sono le complessità nella realizzazione di una CER e dell’importanza di disporre di strumenti avanzati di progettazione”, ha dichiarato Roberto Balzerani, Direttore Divisione PA, Energy e Telco & Innovation di Sopra Steria Italia.
“Il CEI è da sempre al fianco di Istituzioni, operatori, enti e imprese per favorire la crescita economica, l’innovazione e lo sviluppo sostenibile con la diffusione delle norme tecniche. Il Workshop di oggi, progettato insieme a Sopra Steria e aperto a tutti interessati alle Comunità Energetiche Rinnovabili, si colloca esattamente in questo contesto“, ha dichiarato Giuseppe Molina, Direttore Generale CEI.
Un confronto stimolante, quello di oggi, che ha messo in relazione professionisti del settore per analizzare il ruolo delle tecnologie come leva di sviluppo delle Comunità Energetiche per la creazione di un futuro più sostenibile e resiliente. L’evento, infatti, nasce dall’esigenza di fare il punto sullo stato della normativa e di chiarire quali sono le complessità tecniche che devono essere affrontate per realizzare una Comunità energetica rinnovabile che sia economicamente sostenibile e che permetta di cogliere tutti i benefici attesi. Per questo obiettivo è fondamentale disporre di strumenti di progettazione avanzati che permettano un dimensionamento ottimizzato.
Le CER rappresentano infatti un soggetto nuovo per i mercati energetici. Nel definire questo nuovo soggetto giuridico, il legislatore ha voluto affidare al consumatore finale un ruolo centrale nella transizione energetica e nel raggiungimento degli sfidanti obiettivi di decarbonizzazione che il nostro paese si è impegnato a raggiungere nel corso della COP 21 di Parigi nel 2015. Il pacchetto di misure varate lascia libero il consumatore di produrre e vendere energia autonomamente.
Viene riconosciuto e valorizzato l’autoconsumo diffuso aprendo inoltre alla possibilità da parte delle CER di svolgere altre attività non legate alla sola produzione e consumo di energia da fonti rinnovabili, per fornire ai propri membri benefici ambientali, economici e sociali. Durante i panel, sono state messe in luce le opportunità e le sfide che le CER rappresentano per la transizione energetica, un macro processo che necessita di modelli e strumenti digitali. La sessione pomeridiana del convegno si è incentrata sugli “Incentivi alle CER”, con una relazione di Giuseppe Dell’Olio (Gestore dei Servizi Energetici – GSE SpA ed Esperto dei Comitati Tecnici CEI), e si è conclusa con l’intervento di Fabio Zanellini (NEOEN ed Esperto dei Comitati Tecnici CEI) sulla “Evoluzione tecnologica, regolatoria e connessione alla rete” dei sistemi di accumulo.