Tajani convoca l’ambasciatore russo per chiarimenti sulla morte di Navalny
Nella giornata di oggi il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha convocato l’ambasciatore della Russia in Italia alla luce della morte del leader dell’opposizione russa Alexei Navalny. La richiesta del ministro è chiara: che siano indagate meticolosamente e approfonditamente le cause e le circostanza di morte del dissidente. La richiesta ha immediatamente scatenato la reazione russa, con una nota scritta dall’ambasciatore Alexey Paramonov in cui chiede di porre fine alle interferenze politiche.
Tajani, parlando della convocazione dell’ambasciatore russo ha spiegato che “vogliamo capire cosa è successo” a Navalny, “se ci sono delle responsabilità, quando verrà restituito il corpo alla famiglia, insomma vogliamo fare chiarezza”. La convocazione, tuttavia, vuole essere anche “un segnale: non si può soffocare la libertà e la democrazia“. Il ministro riconosce che “non tocca a noi interferire sulla vita politica degli altri Paesi”, ma sottolinea anche che “quando si tocca la libertà” e, con chiaro riferimento a Navalny, “quando gli oppositori finiscono in carcere e muoiono, o perché uccisi o perché portati alla morte, e si dubita che c’è qualcosa che non va, noi abbiamo il dovere di difendere la libertà e la democrazia”. La mossa, peraltro, seguirebbe l’esempio di numerosi altri paesi, come Germania, Finlandia, Spagna, Svezia, Francia e Polonia, che hanno convocato i rispettivi ambasciatori russi.
L’ambasciatore russo: “Sul decesso di Navalny avanzate ipotesi faziose”
Nella risposta di Paramonov, l’ambasciatore russo, a Tajani si riconosce che la convocazione è fine a “ricevere chiarimenti in merito alle cause della morte di A. Navalny”, questione che, tuttavia, viene definita “puramente interna che riguarda solo la parte russa“. Sul caso precisa che “come già dichiarato, si stanno effettuando tutte le perizie e gli accertamenti investigativi necessari, in conformità con la legislazione della Federazione russa, al fine di individuare le cause reali dell’incidente e, ove sussistono, le relative responsabilità”.
Secondo l’ambasciatore russo, tuttavia, sulla convocazione da parte di Tajani, sarebbero inaccettabili le “valutazioni politicamente faziose” fatte sulla morte di Navalny, che viene ribadito essere una “situazione politica interna della Russia”. Valutazioni, prosegue Paramonov, “in linea con quella lettura antirussa parziale dei fatti che è concordata a livello dei Paesi occidentali”, e che sarebbe fine a, conclude l’ambasciatore russo nella nota a Tajani, “strumentalizzare politicamente la morte di Navalny nonché di formulare accuse di vario genere contro Mosca, che fomentano artificiosamente sia la critica e l’ostilità nei confronti delle autorità russe, sia il sentimento generale contro la Federazione russa, sono inutili e inaccettabili da tutti i punti di vista”.