A Storie Italiane si torna a parlare del caso dell’ex fidanzata di Rudy Guede, che ha denunciato lo stesso per stalking. Per l’uomo accusato dell’omicidio di Meredith Kercher è stata disposta la sorveglianza speciale, misure che sono state inasprite dopo le ultime indagini. “Ho cercato per lui un supporto all’inizio – le parole dell’ex compagna – volevo mandarlo in terapia perchè sentivo cose non corrette, ma lui non voleva andarci. Io non ho avuto subito un supporto psicologico ma ho iniziato poi a cercarlo”. E ancora: “Ho cercato di fargli capire che un percorso psicologico sarebbe stato quello migliore e al momento sono seguita da un centro antiviolenza che mi aiuterà a trovare una soluzione per uno psicologo a lungo termine, al momento ci sono delle sedute di emergenza”.
L’avvocato Francesco Guido, che assiste l’ex fidanzata di Rudy Guede, ha aggiunto: “La statistica ci dice che i reati di genere tendono a ripetersi, il carcere purtroppo da solo non è sufficiente. Abbiamo uno strumento importantissimo che è l’ingiunzione terapeutica introdotta nel 2013: questi problemi non si affrontano solo con la repressione, che sicuramente è necessaria, ma bisogna adottare l’obbligo a queste persone di curarsi, sottoporre queste persone a dei percorsi trattamentali, ciò che deve cambiare è la cultura”.
RUDY GUEDE, L’EX FIDANZATA: “LAVORAVA ALLA CARITAS…”
Di nuovo l’avvocato dell’ex fidanzata di Rudy Guede: “Quando le donne si rivolgono a chi dovrebbe tutelarle purtroppo non trovano tutela, dovete rivolgervi a degli specialisti perchè da sole non si riesce ad affrontare questi problemi”.
L’ex fidanzata di Rudy Guede ha aggiunto: “Io non lo conoscevo e non sapevo chi fosse, quando l’ho scoperto la reazione era già iniziata. Inizialmente era normale, premuroso, buono con gli altri, lavorava alla Caritas, mi sono innamorato di quella parte di lui, ciò che è successo dopo non me lo sarei mai immaginato”.