CHRISTIAN HORNER, ASSOLTO IL TEAM PRINCIPAL RED BULL
È arrivata da poco la notizie secondo cui Christian Horner è stato assolto dall’accusa di comportamento inappropriato che gli era stata mossa circa due mesi fa: caso chiuso come si suol dire, anche se i vertici della Red Bull hanno già fatto sapere che chi ha lanciato tale accusa avrà comunque il diritto di ricorrere in appello. Per ora comunque Horner viene assolto: ovviamente, continuerà a essere il team principal della Red Bull e sarà presente in Bahrain a partire da domani, quando avremo le prove libere che del Gran Premio che inaugureranno la stagione. Riavvolgendo il nastro, cosa era successo?
La Red Bull aveva annunciato come Horner fosse sotto indagine a causa di un comportamento ritenuto inappropriato ai danni di una dipendente della scuderia anglo-austriaca; il team principal ha immediatamente negato ogni tipo di accusa nei suoi confronti, ma l’indagine è comunque partita. Addirittura, dall’apertura di questa indagine interna, lo scorso 5 febbraio, si è detto che, concretamente, un’accusa nei confronti di Horner avrebbe portato al suo allontanamento da Red Bull, ovviamente con forti conseguenze anche sulla Formula 1; qualche dettaglio è emerso, ovvero come non si trattasse di molestie sessuali (quello che tutti avevano pensato) quanto di qualche reprimenda verbale forse troppo violenta.
LE INDISCREZIONI SU HORNER E RED BULL
Alla fine, dopo otto settimane di indagini e di misteri, la stessa Red Bull dal suo quartier generale in Austria ha fatto sapere di aver terminato l’indagine, e che Christian Horner è stato assolto. Non sappiamo appunto se sia finita qui, ma per il momento il team principal e la sua scuderia possono respirare. Ancora, tuttavia, non è chiaro come si sia scatenato il fatto nè cosa sia davvero accaduto: nei giorni in cui Horner è stato interrogato, pare a Londra e in gran segreto, il Corriere della Sera aveva tra gli altri ventilato l’ipotesi di un “piano” per far fuori il team principal e rimescolare i ruoli di potere all’interno di Red Bull.
Una lotta interna che sarebbe nata, secondo le indiscrezioni, già alla fine del 2022 con la morte di Dietrich Mateschitz, storico cofondatore dell’azienda di Milton Keynes. Un eventuale allontanamento di Horner avrebbe potuto sconvolgere anche gli equilibri in Formula 1 ma per il momento questo non è successo, adesso davvero la concentrazione può tornare sull’attesissimo inizio della nuova stagione con le lattine volanti che arrivano da un 2023 dominato (22 vittorie su 23, più punti della somma di quelli raccolti da Ferrari e Mercedes) e dunque si presentano come la squadra da battere.