La guerra in Europa forse “non è imminente”, ma “non è impossibile“. A dirlo, Ursula von Der Leyen a Strasburgo. Gli Stati devono capire che “la pace non è permanente” e per questo l’Ue, secondo la presidente della Commissione UE, deve investire maggiormente in armi nei prossimi cinque anni “dando priorità agli appalti congiunti nel settore della Difesa. Proprio come abbiamo fatto con vaccini o con il gas naturale“. Von Der Leyen chiede così un piano di riarmo quinquennale in funzione anti-russa. I progressi fatti in ambito della difesa “dimostrano che l’Europa ha iniziato a comprendere l’urgenza e la portata della sfida che ci aspetta. Ma c’è molto altro da fare. E dobbiamo muoverci velocemente”.
Secondo la presidente della Commissione Ue “i rischi di una guerra non dovrebbero essere esagerati, ma bisogna prepararsi. E tutto ciò inizia con l’urgente necessità di ricostruire, rifornire e modernizzare le forze armate degli Stati membri. L’Europa dovrebbe sforzarsi di sviluppare e produrre la prossima generazione di capacità operative vincenti. E di garantire che disponga della quantità sufficiente di materiale e della superiorità tecnologica di cui potremmo aver bisogno in futuro. Il che significa potenziare la nostra capacità industriale della difesa nei prossimi cinque anni”. È stato così introdotto il nuovo piano comunitario per la Difesa che la Commissione europea presenterà nelle prossime settimane, come spiegato da Bloomberg.
L’Europa produrrà più armi. Von Der Leyen: “Guerra non impossibile”
Secondo Ursula von Der Leyen l’illusione di pace è “andata in frantumi”. Pensare “che la prosperità economica possa essere più importante per Putin che distruggere un’Ucraina libera e democratica è un’illusione. L’illusione che l’Europa da sola stesse facendo abbastanza in materia di sicurezza, che sia economica o militare, convenzionale o informatica. Se ci guardiamo intorno, è chiaro che non c’è più spazio per altre illusioni”. Intervenuta nella plenaria del Parlamento a Strasburgo, la presidente della Commissione Ue ha invitato l’Europa a svegliarsi in maniera efficace e rapida perché “la minaccia di guerra potrebbe non essere imminente, ma non è impossibile”.
Per Von Der Leyen “l’Europa deve spendere di più, spendere meglio, spendere in modo europeo”. La politica ha colto l’occasione per “incoraggiare i nostri finanziatori pubblici e privati a sostenere la nostra industria della difesa e in particolare le piccole e medie imprese”. Nadia Calvino, neo-presidente della Banca europea per gli investimenti, è d’accordo: “È chiaro che dobbiamo rafforzare l’industria europea della sicurezza e della Difesa” ha affermato al Fatto Quotidiano. Intanto, secondo i dati del Sole 24 Ore, le spese militari in Europa l’anno scorso sono arrivate intorno a 345 miliardi di dollari, rispetto ai 230 miliardi del 2014.