Dio esiste e a darne una prova (quantomeno plausibile) a tutti gli scettici è un libro recentemente pubblicato, ed uscito anche in Italia con il titolo ‘Dio, la scienza. Le prove’, nel quale due ingegneri hanno messo in fila tutte le evidenze scientifiche a sostegno della Creazione. Gli autori, Michel-Yves Bolloré e Olivier Bonnassies, si sono avvalsi di oltre 20 specialisti diversi per concludere il loro lavoro, con una ricerca durata più di tre anni.
Il fatto che la scienza possa (o voglia) dimostrare che Dio esiste non è certo una novità e sono stati parecchi i pensatori che negli anni hanno avanzato varie teorie. Il problema, però, è che tutte queste teorie sono rimaste, purtroppo, solo tali, spesso e volentieri ignorate o bistrattate dalla comunità accademica e dalla stessa Chiesa. La volontà dei due autori, che fino a qualche anno fa si professavano fermamente atei, è proprio raccogliere tutte quelle teorie più o meno scientifiche che dimostrerebbero che Dio esiste, al fine di stimolare una riflessione più ampia su temi sui quali già Tommaso d’Aquino si interrogava nel 1200.
Michel-Yves Bolloré e Olivier Bonnassies: “Se Dio esiste l’Universo e la vita sulla Terra ne sono la più chiara dimostrazione”
Il libro, insomma, più che partire dall’assunto che Dio esiste per darne una spiegazione scientifica, si prefigge di stimolare un dialogo aperto, riaprendo quei tanti dubbi che negli anni si sono susseguiti. Interessante, tra le tante, la riflessione del premio Nobel per la fisica Robert W. Wilson, che nella prefazione ricorda che quando era impegnato a “cercare un alone attorno alla Via Lattea” scoprì, con il suo team, “la presenza inattesa di un eccesso di rumore captato dall’antenna” che hanno poi teorizzato essere “l’eco della creazione dell’Universo“.
Buona parte del libro, facendo eco proprio a Wilson, verte attorno al fatto che se Dio esiste, allora l’Universo e la vita sulla Terra non possono che esserne le più chiare dimostrazioni. Sarebbe assurdo dirsi fermamente convinti che lo sviluppo dell’Universo (che ha avuto un chiaro momento di creazione con il Big Bang) sia stato del tutto casuale, soprattutto considerando che al suo interno (ancor più improbabile) si sia creato un pianeta, il nostro, sul quale incredibilmente si è generata anche la vita. Grande tra i grandi ad aver desiderato di dimostrare che Dio esiste con la scienza è stato Einstein, che nei suoi pensieri scrisse che “chiunque sia seriamente impegnato nel progresso delle scienze diventa cosciente della presenza manifesta di uno spirito immensamente superiore a quello umano”. Il primo tra i fisici pensava che “l’intelligenza dell’Universo sia un miracolo o un mistero eterno” e pur non definendosi né ateo, né panteista, si diceva fermo sostenitore del “senso di umiltà totale di fronte ai segreti inaccessibili dell’armonia del cosmo“.