LA RELAZIONE ANNUALE DELLA CORTE COSTITUZIONALE E LA CONFERENZA STAMPA DI BARBERA: TUTTI I TEMI
«In un sistema costituzionale fondato sulla separazione dei poteri, al rigoroso rispetto delle decisioni delle magistrature deve corrispondere l’altrettanto rilevante rispetto delle decisioni delle sedi parlamentari, espressione della sovranità popolare»: così il Presidente della Corte Costituzionale Augusto Barbera ha introdotto i lavori sulla Relazione Annuale della Consulta alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ribadendo i limiti e i contorni degli interventi della Corte con lo Stato e il Parlamento, il successore di Sciarra nello scranno più importante della magistratura italiana ha sottolineato la centralità della “custodia” della Carta Costituzionale: «questa Corte è chiamata ad essere ‘custode della Costituzione’, ma è tenuta ad essere altrettanto attenta a non costruire, con i soli strumenti dell’interpretazione, una fragile ‘Costituzione dei custodi’». Barbera lo dice soprattutto riferendosi ai diritti civili, un chiaro esempio di «evoluzione interpretativa»: come poi ripeterà nella conferenza stampa successivo, la Consulta deve aiutare con le proprie decisioni a non “dirigere” il Parlamento ma sostenerlo nelle eventuali modifiche necessarie per evolvere la Costituzione.
Passano pochi minuti e il Presidente Barbera incontra i giornalisti in una conferenza stampa-fiume dove affronta svariati argomenti, dalla cronaca alle morti sul lavoro, dai femminicidio alle guerre e fino alla pandemia e alle “battaglie” sui diritti civili. Particolare accento il n.1 della Consulta lo pone sul tema delicato del fine vita, richiamando la sentenza del 2019 sul caso Dj Fabo-Cappato: «Non si può non manifestare un certo rammarico per il fatto che nei casi più significativi il legislatore non sia intervenuto, rinunciando a una prerogativa che a esso compete, obbligando questa Corte a procedere con una propria e autonoma soluzione, inevitabile in forza dell’imperativo di osservare la Costituzione». Barbera invoca infatti un intervento prossimo del legislatore che dia seguito alla sentenza del 2019: non solo sul fine vita però, ma anche sul «monito relativo alla condizione anagrafica dei figli di coppie dello stesso sesso». In entrambi i casi, spiega il Presidente in conferenza stampa, «il silenzio del legislatore sta portando, nel primo, a numerose supplenze delle assemblee regionali. Nel secondo, al disordinato e contraddittorio intervento dei sindaci preposti ai registri dell’anagrafe», citando così la recente diatriba tra Procura e Tribunale sia a Milano che a Padova.
Sui casi di femminicidio, Barbera è intervenuto sottolineando come il 2023 sia stato l’anno «che ha visto in Italia atroci casi di uccisioni di donne e che ha registrato, comunque, numerose e ripugnanti violenze contro le donne». Per commentare invece l’orrore delle guerre, il n.1 della Consulta rileva «dall’angoscia della pandemia si è passati al fragore delle armi. Prima ai confini dell’Europa, per effetto dell’aggressione russa al popolo ucraino, e adesso nel Medio Oriente, per l’orrore degli attacchi terroristici e le dure reazioni israeliane». Infine, sui morti del lavoro in inquietante aumento negli ultimi anni, Barbera denuncia il 2023 come l’anno in cui oltre mille vittime bianche hanno portato a tragedie «agghiaccianti. Tragedie queste ultime che, direttamente o indirettamente, hanno visto e vedranno impegnata la giurisprudenza della Corte costituzionale, sia per quanto riguarda la condizione femminile, sia per quanto riguarda importanti aspetti dell’organizzazione del lavoro nelle imprese».
RIUNIONE STRAORDINARIA, RELAZIONE E CONFERENZA STAMPA DELLA CORTE COSTITUZIONALE
È attesa questa mattina nel Salone Belvedere di Palazzo della Consulta la Riunione straordinaria della Corte Costituzionale, nel corso della quale è prevista la relazione del Presidente Augusto Antonio Barbera e la successiva conferenza stampa: la Riunione prenderà il via oggi 18 marzo 2024 alle ore 11 alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e di tutte le più alte cariche dello Stato. Esattamente come avvenuto un anno fa con la precedente Presidente Ileana Sciarra, a cui poi è succeduto Barbera a capo della Consulta dallo scorso 12 dicembre 2024.
Motivo della Riunione straordinaria della Corte Costituzionale è la relazione sull’attività e sugli indirizzi giurisprudenziali della Corte durante l’anno intenso 2023: al termine dell’incontro, il Presidente dei giudici costituzionali dialogherà con i giornalisti per rispondere a tutte le domande in merito ai grandi temi della giustizia, alle questioni di stretta attualità e ai grandi temi sempre validi come le applicazioni su temi etici (suicidio assistito, eutanasia, etc…), le questioni sociali e le recenti decisioni sul Jobs Act.
COME SEGUIRE LA DIRETTA VIDEO STREAMING DELLA CONFERENZA STAMPA DI AUGUSTO BARBERA IL PROSSIMO 18 MARZO
La Riunione straordinaria della Corte Costituzionale, alla presenza del Capo dello Stato e del Presidente Augusto Barbera, sarà interamente seguita da diretta tv e video streaming: come spiega il comunicato della Consulta, l’evento in diretta a cura del Tg2 sarà trasmesso da Rai 2 dalle ore 11. Dalle ore 12 sarà invece Rai News24 a seguire la conferenza stampa in diretta tv con tutte le domande dei giornalisti al Presidente della Corte Costituzionale.
La relazione del Presidente sarà disponibile dalle ore 12.00 dello stesso giorno sul sito della Corte: per seguire invece l’intero programma di giornata in video streaming, la diretta è affidata a RaiPlay (prima su Rai2 e poi su RaiNews24 in diretta web). L’accesso a Palazzo della Consulta avverrà dalla portineria centrale, in Piazza del Quirinale 41, a partire dalle ore 9.30 e sarà consentito non oltre le ore 10.20.
Riunione straordinaria, relazione del Presidente e incontro con la stampa.https://t.co/Z0SxmTihYi#Cortecostituzionale #Comunicato pic.twitter.com/lfR9UUYg7f
— Corte Costituzionale (@CorteCost) March 5, 2024