La Bce lascerà i tassi d’interesse invariati: il tasso sui rifinanziamenti principali resta fermo al 4,50%, quello sui depositi al 4%, e quello sui prestiti marginali al 4,75%. La Banca centrale europea ha inoltre tagliato la stima sull’inflazione per l’area Euro rispetto alle previsioni di dicembre: sarà del 2,3% nel 2024 (dal 2,7% precedente), 2% nel 2025 (da 2,1%) e 1,9% nel 2026. “Anche se gran parte degli indicatori d’inflazione sono ulteriormente rallentati, restano pressioni inflazionistiche interne, specialmente la crescita dei salari”, sottolinea la Presidente della Bce, Christine Lagarde, in conferenza stampa, come riporta SkyTg24. “Siamo nel mezzo del processo di disinflaizone, facciamo buoni progressi e siamo più fiduciosi ma non siamo ancora sufficientemente sicuri” del ritorno dell’inflazione all’obiettivo, spiega.
Secondo Lagarde servono più dati “che arriveranno nei prossimi mesi, ne sapremo di più ad aprile e molto di più a giugno”. Il Consiglio direttivo, in merito ai tassi “ritiene che si collochino su livelli che, mantenuti per un periodo sufficientemente lungo, forniranno un contributo sostanziale” al ritorno dell’inflazione all’obiettivo del 2%, come si legge nel comunicato dell’istituto centrale. Come riferito da Lagarde “le decisioni future del Consiglio direttivo assicureranno che i tassi di riferimento siano fissati su livelli sufficientemente restrittivi finché necessario” e si “continuerà a seguire un approccio guidato dai dati nel determinare livello e durata adeguati della restrizione”.
Lagarde: “Attività economica resta debole”
Le decisioni della Bce sui tassi “saranno basate sulla sua valutazione delle prospettive di inflazione, considerati i nuovi dati economici e finanziari, della dinamica dell’inflazione di fondo e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria” spiega Christine Lagarde, che nel corso della conferenza stampa precisa di non aver “discusso di taglio dei tassi in questa riunione, ma abbiamo solo iniziato a discutere di arretrare la politica restrittiva“.
In merito all’andamento generale, la presidente della Bce sottolinea che “l’attività economica resta debole, i consumatori continuano a non spendere, gli investimenti restano moderati e le aziende esportano meno, ma i sondaggi indicano una ripresa graduale grazie all’inflazione in calo e agli stipendi che continuano a crescere”. Rispondendo alla domanda se la Bce sia in qualche modo vincolata da quello che farà la Federal Reserve americana, Lagarde spiega: “La Bce agirà in maniera indipendente, faremo quello che dobbiamo fare, quando lo dobbiamo fare. Se le condizioni sono soddisfatte e la nostra diagnosi è che la politica monetaria è stata restrittiva abbastanza a lungo, prenderemo la nostra decisione”.