Nella giornata di ieri la presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde è tornata ad affrontare il tema dell’Unione del mercato dei capitali in UE, che diventa sempre più urgente, nonché imperativo da realizzare. In tal senso, è stato presentato un lungo ed articolato documento, citato dal Sole 24 Ore, nel quale il Consiglio direttivo della Bce affronta, punto per punto, ciò che si dovrà fare per realizzarlo, parlando anche dei risultati attesi.
Secondo Lagarde “è imperativo muoversi velocemente e fare progressi sull’Unione del mercato dei capitali”, perché l’attuale produttività deludente e la crescita piuttosto bassa sono da imputare, tra le altre cose, anche alla sua assenza. L’obiettivo è quello di unire tutte le Borse azionarie europee in un’unica, riducendo quella frammentazione che attualmente conta 22 gruppi che gestiscono 35 listini e 41 mercati di trading. Da anni si parla dell’Unione del mercato dei capitali, ma non è mai stato compiuto realmente alcun progresso, lasciandolo lì, completamente bloccato. Differentemente, secondo Lagarde sarebbe l’unico strumento in grado di aumentare la competitività europea, permettendole di reggere il confronto con quella statunitense.
I cinque punti positivi dell’Unione del mercato dei capitali
L’Unione del mercato dei capitali, secondo il documento della Bce, sarà fondamentale almeno per cinque aspetti. Innanzitutto, un mercato unico per i capitali sarà più facilmente in grado di mobilitare gli investimenti per la transizione green e per quella digitale, migliorando la competitività e la produttività dell’UE. Similmente, il mercato unico permetterebbe maggiori investimenti per la nasciate di imprese innovative in grado di reggere il confronto internazionale.
Il terzo punto positivo dell’Unione del mercato dei capitali sarebbe la creazione di un sistema finanziario integrato che renderebbe più semplice la trasmissione della politica monetaria ai singoli paesi UE. L’euro, continua il documento, grazie al mercato unito si rafforzerebbe sullo scenario economico globale ed, infine, permetterebbe una più semplice realizzazione dell’unione del settore bancario europeo. Iniziative, non mente Lagarde, che “richiederanno tempo”, al punto che “l’Unione del mercato dei capitali resta un progetto a lungo termine”, ma indipendentemente da questo “è ora necessaria un’azione urgente e decisiva per compiere progressi reali nell’integrazione e nello sviluppo dei mercati dei capitali dell’Ue”.