Sfrugugliando anche negli angoli delle indagini sull’industria del turismo, ecco il recente report sfornato da Holidu, piattaforma e motore di ricerca europeo per le prenotazioni di case e appartamenti vacanze. Si tratta del ranking delle sun city, le cinquanta città italiane baciate dal maggior numero di ore di sole, una media delle ore soleggiate mensili, fattore al quale soprattutto i turisti stranieri sono molto sensibili. Non ci sono sorprese eclatanti, ma in tempi di cambiamenti climatici anche questo studio può fornire elementi utili.
Sicilia e Sardegna sono saldamente in testa, e non è una sorpresa. Più interessanti i dati: sul podio salgono Catania (274,9 ore medie mensili di sole negli ultimi 12 mesi), Siracusa (274,1) e Cagliari (269,5). Completano la top ten Andria, Pescara, Roma (249,9), Bari, Palermo, Sassari e Taranto. Sorprendono di più i risultati di alcune città del nord, come Torino (undicesima posizione, con 246,3 ore di sole medie mensili), o Brescia (ventesima). Napoli è solo tredicesima, mentre Milano si piazza solo 33esima (222,4), ma sempre più su di Firenze (41esima). In coda ecco Trieste e Prato (208,5), Campobasso (208,3) al 48mo posto, e infine Trento (198,5) e Aosta (170,6).
Sole o non sole, sembra comunque che gli europei anche quest’anno investiranno parecchio per i loro viaggi & vacanze. Lo certifica un’altra indagine, stavolta commissionata da Accor (il gruppo alberghiero francese) e svolta da One Pol su 8.000 intervistati di Gran Bretagna, Germania, Olanda, Francia, Italia, Spagna e Polonia. Risulta che nonostante il carovita, l’inflazione, i costi lievitati, gli europei sono fiduciosi nella possibilità di investire in viaggi nel 2024: il 54% ritiene che nel 2024 avrà maggiore capacità di spesa per i viaggi rispetto al 2023, mentre solo l’11% prevede un budget inferiore. In Italia, in particolare, il 44% dei viaggiatori prevede anche un aumento del budget, mentre i polacchi si rivelano i più fiduciosi (64%), seguiti dai tedeschi (61%).
In crescita anche i viaggi di piacere all’estero, così come quelli workation o bleisure: quasi il 20% dei viaggiatori europei prevede infatti almeno un viaggio nel 2024 che unisca lavoro e svago. Le destinazioni nei Paesi caldi dell’Europa meridionale continuano a detenere il primato tra i viaggiatori europei, con il 23% che ha in programma un viaggio in Spagna. Le destinazioni extra Europa (Americhe o Asia) sono previste dal 16% dei viaggiatori. L’87% degli italiani progetta almeno un viaggio in Europa nel 2024, soprattutto in Spagna (33%), Francia (23%) e Grecia (19%), magari con accortezze sulla spesa.
Anche i cambiamenti climatici – come si diceva sopra – sono rilevanti per il 71% dei viaggiatori (scelta attenta dei periodi di viaggio e delle destinazioni: il 32% prevede vacanze al di fuori dei picchi di affluenza, mentre il 19% lo fa per sfuggire alle ondate di calore), e l’82% degli italiani attribuisce grande importanza alla sostenibilità nelle decisioni di viaggio. Decisioni influenzate da amici e parenti (35%), dalle recensioni online (29%), da televisione e cinema (16%), e dai social media (12%). Le sistemazioni preferite sono ancora in hotel (65%), sempre che i prezzi siano convincenti.
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