RIFORMA PENSIONI, LE PAROLE DI BIANCHI
Secondo l’assessore provinciale di Bolzano all’Edilizia e al Patrimonio Christian Bianchi, “sarebbe un grave danno alle casse provinciali” l’integrazione delle pensioni dei cittadini con più di 65 anni a 1.000 euro netti al mese che potrebbe essere approvata dopo il via libera alla mozione in materia del Consiglio provinciale. “Se di facciata questa potrebbe apparire una iniziativa giusta di fatto non lo è”, spiega Bianchi, ricordando che, come riporta altoadige.it, “la maggioranza ha votato un emendamento proprio che introduce una attenta valutazione, che corrisponde con le mie perplessità”. Dal suo punto di vista, infatti, un assegno di importo basso “si basa sul numero di anni di lavoro ed il reddito dichiarato, oltre che sull’entità dei contributi previdenziali versati”.
L’ANALISI CASO PER CASO
Quindi, “una iniziativa che non tenesse in considerazione tutte queste sfaccettature” porterebbe a un’erogazione anche “a beneficiari che non avrebbero alcun diritto di averla”. Pertanto, secondo Bianchi, “qualora la Provincia decidesse veramente un’iniziativa in tal senso, e cioè quella di integrare le pensioni dei cittadini con importi bassi di rendita attuale, servirebbe una attenta e profonda analisi della storia lavorativa, economica e patrimoniale di ogni singolo potenziale beneficiario. Non sarebbe in nessun modo accettabile il fatto di destinare soldi della collettività, magari estremamente importanti per aiutare situazioni di vera difficoltà, per fare invece qualche regalo”. Ciò non toglie che si possa “intervenire puntualmente, caso per caso, erogando contributi ed aiuti economici a persone che vengano valutate essere bisognose”.
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