Fedele D’Amico, chi è il marito di Suso Cecchi D’Amico
Fedele D’Amico è stato un musicologo, critico musicale e critico teatrale italiano. Dopo la laurea in Giurisprudenza iniziò a collaborare come critico musicale a Il Tevere. Convinto antifascista, è stato direttor, dal 1943 al 1944 del giornale Voce operaia.
All’età di 33 anni gli fu diagnosticata la tubercolosi e dovette trasferirsi in Svizzera per alcuni mesi, per affrontare le cure del caso. Nella vita privata, si sposò nel 1938 della sceneggiatrice italiana Suso Cecchi D’Amico dalla quale ebbe tre figli, Masolino, Silvia e Caterina. Il loro è stato un grande amore, resistito anche durante la violenta malattia che lo ha colpito.
Fedele D’Amico, le lettere di Suso Cecchi D’Amico
Fedele D’Amico è stato ricoverato sedici mesi in Svizzera, in seguito alla diagnosi di tubercolosi. E’ in questo lungo periodo che la moglie Suso Cecchi D’Amico gli scriverà oltre trecento lettere, che verranno pubblicate dopo la sua morte dai figli Masolino e Silvia.
“Ebbene se proprio potessi fare quel che mi sembra perfetto vorrei venire a rapirti. L’idea di venire da te a orario, di non poterti avere con me quando ti vorrei, mi asciuga la bocca. Mi prolunga quest’incubo di razione, di turno di luce, orario del gas, giorno dell’acqua. Vorrei un’orgia di disordine: andare in slitta quando ci pare alzarsi quando se ne ha voglia. Solo nella massima possibilità di disordine io potrò ritrovare il piacere dell’ordine.” Questo è l’estratto di una lettera che la sceneggiatrice italiana scrisse al marito, pubblicata da Bompiani. “La telefonata di ieri mi rimise al mondo. Farò un salvadanaio pro telefonate e ogni tanto questa felicità me la concedo. Sentivo la tua voce così limpida, allegra, stare per un poco legati allo stesso filo; che bellezza, amore caro. Ero ridotta un fascio di nervi e dopo la telefonata ero una farfalla” scriveva la marito.