Nella giornata di martedì il ministro della Salute Orazio Schillaci ha presentato a Palazzo Chigi il Piano nazionale di prevenzione e contrasto dell’uso improprio del Fentanyl. Il farmaco, infatti, viene utilizzato come sostituto economico dell’eroina, chiamato comunemente ‘droga degli zombie’, ed è collegato ad una vera e propria emergenza sanitaria negli Stati Uniti. Allo stato attuale, l’Italia non si trova in una situazione emergenziale, ma il Piano di prevenzione punta proprio ad evitare scenari come quello americano.
A causa del Fentanyl sono morte nel 2022 più di 100mila persone, di fatto quasi raddoppiate rispetto alle 68mila morte nel 2020. “Il suo utilizzo distorto”, ha ricordato il ministro Orazio Schillaci, “può comportare effetti devastanti sulla salute delle persone” e “il consumo sempre maggiore all’estero, la facilità di reperirlo, il fatto che anche dosi estremamente esigue possano essere potenzialmente letali” hanno imposto, per il governo, “la necessità di adottare strategie per prevenire e contrastarne il consumo personale e lo spaccio sul territorio”. L’Italia, peraltro, ha ricordato in una nota la premier Giorgia Meloni, è “una delle primissime Nazioni in Europa ad adottare un piano molto articolato di prevenzione contro l’uso improprio del Fentanyl e degli altri oppioidi sintetici”.
Cosa conterrà il Piano di prevenzione per il Fentanyl
Il piano contro l’uso improprio del Fentanyl, ha spiegato Schillaci, “contiene sia misure di prevenzione che di contrasto”. Le prime, ha continuato il ministro, “si concentreranno sul rafforzamento delle azioni di monitoraggio e controllo della distribuzione e somministrazione” del farmaco, con lo scopo “di evitare l’utilizzo della sostanza per scopi non sanitari. Sarà implementata la sicurezza dei luoghi dove la sostanza è conservata. Si stanno allertando per questo Regioni e farmacie per far sì che venga prestata la massima attenzione per garantire la corretta custodia del farmaco”.
Sempre per evitare il peggiore degli scenari, ha continuato Schillaci “saranno organizzati anche corsi di formazione per il personale sanitario coinvolto finalizzati al riconoscimento delle overdosi da Fentanyl, al fine della immediata somministrazione dell’antidoto, e alla gestione degli effetti della sostanza”. Per questa ragione il Naloxone, ovvero l’antidoto per le overdosi, “non dovrà mai mancare e dovrà essere distribuito capillarmente sul territorio, in particolare nei luoghi più sensibili”. Le misure di contrasto nel Piano di prevenzione contro l’uso improprio del Fentayl, invece, “si concentreranno sulla messa a punto di procedure operative volte al contenimento del fenomeno, nonché alla promozione di campagne informative per la popolazione, con particolare attenzione alle categorie a maggior rischio di consumo della sostanza”.