Niente estradizione in Israele per Anan Kamal Afif Yaeesh, il 37enne palestinese arrestato e attualmente in carcere a Terni con l’accusa di terrorismo. Questa la decisione della Corte d’Appello dell’Aquila, accogliendo l’istanza dei difensori del presunto terrorista palestinese, gli avvocati Flavio Rossi Albertini e Stefania Calvese. L’uomo, arrestato lunedì, farebbe parte del “Gruppo di risposta rapida Brigate Tulkarem“, che fa parte delle “Brigate dei martiri di Al-Aqsa“. Per i giudici l’estradizione in Israele non può essere concessa in quanto rischierebbe di «essere sottoposto a trattamenti crudeli, disumani o degradanti, o comunque ad atti che configurano la violazione dei diritti umani».
Lo riporta l’Ansa, aggiungendo che per i giudici «non si configurano le condizioni per una sentenza favorevole all’estradizione», dal momento che il detenuto Anan Kamal Afif Yaeesh «è sottoposto a procedimento penale per gli stessi fatti oggetto della richiesta di estradizione nell’ambito di un procedimento promosso dalla Procura dell’Aquila».
“RISCHIA DI ESSER SOTTOPOSTO A TRATTAMENTI CRUDELI E DISUMANI”
In merito al rischio che correrebbe Anan Kamal Afif Yaeesh in caso di estradizione in Israele, i giudici della Corte d’Appello dell’Aquila rimarcano che lo si evince «dalle relazioni, depositate dalla difesa, di organizzazioni non governative, ritenute affidabili sul piano internazionali, quali Amnesty International e Human Rights Watch». Si teme che il detenuto in Israele possa essere sottoposto «ad atti persecutori o discriminatori, in ragione della nazionalità o comunque a trattamenti inumani e degradanti», hanno fatto sapere i legali del 37enne palestinese, come riportato da Askanews.
I giudici fanno sapere che nelle relazioni di Amnesty International e Human Rights Watch «si fa riferimento a condizioni di detenzione nelle carceri israeliani oltremodo penose per i cittadini palestinesi, caratterizzate da sovraffollamento, violenze fisiche, condizioni di scarsa igiene e mancata assistenza sanitaria, ulteriormente peggiorate in concomitanza con il conflitto armato attualmente in corso». Alla luce di tutto ciò, ha deciso di non procedere con l’estradizione di Anan Kamal Afif Yaeesh.