Per combattere il fenomeno di rifiuti gettati senza fare la differenziata o fuori dagli orari consentiti, a Napoli l’assessore comunale alla Salute e alla Tutela del Verde Vincenzo Santagada, con delega all’Igiene urbana, sta predisponendo un’iniziativa volta a colpire i ‘furbetti’, in un’ottica di tracciamento e di pagamento delle tasse proporzionato a ciò che realmente i residenti producono in termini di spazzatura.
È quanto si apprende dall’intervista resa a il Mattino dallo stesso Santagada, il quale ha innanzitutto sottolineato l’ampio lavoro che l’ispettorato sta svolgendo nell’individuare e multare chi non rispetta le regole. Dopodichè ha voluto porre l’attenzione da un lato sulla necessità che i cittadini imparino a responsabilizzarsi e dall’altro sul tipo di intervento che deve essere messo in atto dal Comune per contrastare i fenomeni di ‘inciviltà’ e giovare alle tasche di chi produce pochi rifiuti.
RIFIUTI ‘DIGITALIZZATI’ A NAPOLI E PAGATI IN BASE AL PESO
Santagada, parlando delle novità in materia di rifiuti, ha spiegato: “Stiamo implementando la digitalizzazione del sistema e ci sono appositi programmi per tracciare i rifiuti. Ci stiamo attrezzando. Già oggi i sacchetti in alcuni punti dove si fa il “Porta a Porta” hanno un QrCode e si possono fare controlli mirati. Nella sostanza gli ispettori in quelle aree aprono un sacchetto e possono controllare se il conferimento è stato fatto in maniera regolare stiamo parlando sempre di differenziata. Dal QrCode si può risalire all’utente con facilità”.
Ma non è tutto. L’assessore ha anche spiegato che sta per arrivare una svolta anche sul fronte Tari, sebbene sarà resa esecutiva tra non prima di 2 anni. Se infatti finora si paga la tassa in base alla grandezza dell’abitazione, penalizzando i nuclei familiari piccoli che produrrebbero bassi quantitativi di spazzatura, l’idea vuole andare nel senso di una Tari proporzionata alla quantità di rifiuti prodotti. Con il tracciamento i rifiuti saranno pesati, e i residenti che abitano in immobili grandi pagheranno comunque in base a quanto prodotto.
IL NUMERO DEGLI ISPETTORI SARÀ IMPLEMENTATO
Nel corso dell’intervista a Il Mattino Vincenzo Santagada ha posto il focus anche sugli ispettori e sull’intenzione di volerne implementare il numero su tutto il territorio comunale, per garantire una raccolta differenziata “sempre più efficiente ed efficace anche sanzionando eventuali irregolarità riscontrate rispetto al corretto conferimento dei rifiuti. Però loro hanno anche un altro compito, quello di sensibilizzare i cittadini, fare capire che una Napoli pulita e decorosa è un bene comune.”
L’assessore ha poi aggiunto: “A conferma della crescente attenzione verso l’ambiente, è stata presentata a gennaio anche la nuova flotta di automezzi elettrici Asia di ultima generazione. Si tratta di 177 veicoli endotermici e a motore elettrico da “zero emissioni”. Tra questi, i nuovi costipatori da 3,5 tonnellate, dotati di un’autonomia di 12 ore e una rumorosità ridotta a 70 decibel. La scelta di puntare su questi nuovi mezzi per la raccolta dei rifiuti conferma la vocazione eco-sostenibile del Comune e della società in house che si occupa di igiene urbana e gestione dei rifiuti. Insomma una politica a misura dell’ambiente quella che si sta cercando di costruire a Napoli in tema di rifiuti, che passa anche attraverso la collaborazione dei cittadini.