E’ polemica in quel di New York per una legge che entrerà in vigore il prossimo aprile e che obbligherà ristoranti, pizzerie e panifici dotati di forno a legno, a ridurre le emissioni di anidride carbonica. Come riferisce Gambero Rosso si fa in particolare riferimento ad una legge che era stata introdotta nel 2015 dall’allora sindaco Bill De Blasio, che impone appunto ai ristoranti con forni alcune limitazioni. La norma doveva entrare definitivamente in vigore nel 2020 ma rimandata per via della pandemia di covid e quindi ripresa dal sindaco attuale, Eric Adams, democratico come il suo predecessore. A giugno dell’anno scorso il Dipartimento di Protezione Ambientale ha quindi definito i regolamento che chiedono a tutti i locali con forni a legno installati prima del 2016 di essere dotati di un sistema di filtraggio delle emissioni.
Si tratta di un’operazione onerosa che può arrivare a costare fino a 20mila dollari secondo alcuni pizzaioli, una spesa importante ma lontana dai 600mila dollari ventilati da alcune testate. Ad avere i maggiori problemi sono le pizzerie più vecchie di New York e le attività più piccole, di conseguenza gli esercenti stanno unendosi chiedendo a gran voce all’amministrazione cittadina delle agevolazioni e dei fondi ad hoc di modo da sovvenzionare, almeno in parte, la spesa per modernizzare gli impianti. Molti ristoratori si sono già attrezzati da tempo, ma resterebbero ancora una 50ina di aziende che non hanno ancora provveduto ad adeguarsi alle nuove disposizioni contro l’inquinamento.
NEW YORK, FORNI A LEGNA DEVONO RIDURRE EMISSIONI C02: LO SCONTRO POLITICO E IL POST DI MUSK
In ogni caso, come spesso e volentieri avviene, la vicenda ha creato non poca polemica, con i due schieramenti Repubblicani da una parte, e Democratici dall’altra, che si sono accusati a vicenda. «I socialisti democratici credono che la pizza di Totonno a Coney Island sia una minaccia per la sicurezza pubblica più grande del taglio dei fondi alla polizia di New York e delle politiche pro-criminali. Fermeremo loro e questa follia», ha ad esempio pubblicato su X il Consigliere Repubblicano di Brooklyn, Ari Kagan.
In attesa che i toni si plachino, il 27 aprile la nuova normativa entrerà in vigore e tutti gli esercizi interessati dovranno ridurre le emissioni del 75%. Sulla vicenda è intervenuto anche Elon Musk che ha definito il tutto “bull*hit”, ovvero “stron*ate”, decretando «che non farà alcuna differenza per il cambiamento climatico».