“Difensore del Veneto in terra d’Europa“: è questa l’idea di Matteo Salvini per Luca Zaia. Non è chiaro se il riferimento sia ad una possibile candidatura alle prossime europee o ad un posto nella nuova Commissione europea, come sottolinea Il Fatto Quotidiano. Il leader della Lega, infatti, non è entrato nel merito della questione. Le parole del ministro sono arrivate a Padova, a margine di un evento: il titolare del gabinetto delle Infrastrutture e dei Trasporti ha spiegato che a lui piacerebbe che Luca Zaia “fosse rieletto in Veneto” alle regionali previste per il 2025.
Se però ciò non dovesse accadere, Salvini ha proseguito spiegando: “Io un’idea ce l’ho. Zaia potrebbe fare tutto quello che vuole. Ovviamente lui ama il Veneto. Se portiamo a casa l’autonomia, le Olimpiadi, le ristrutturazioni e altri progetti suoi e della Regione, visto che nei prossimi anni molte iniziative passano per l’Europa, diciamo che sarebbe utile un difensore del Veneto in terra d’Europa”. Proprio dal Veneto, però, è partita la rivolta contro il segretario della Lega, con l’eurodeputato Da Re che ha dato del “cretino” al ministro.
Zaia risponde a Salvini: “Nessuna ansia del terzo mandato”
Parlando del rischio “debacle” della Lega alle prossime elezioni Europee – visto il crollo già registrato alle recenti regionali – Matteo Salvini a Padova ha replicato: “Parliamo di cose belle. La Lega crescerà”. Sulla vicenda di Zaia, invece, rimane il blocco al terzo mandato: “Se gli altri hanno detto di no, è chiaro che da soli non ce la possiamo fare”, ha sottolineato Salvini. Intanto il governatore leghista del Veneto, presente anche lui all’incontro, non ha replicato parole di Salvini sulle eventuali ambizioni europee.
Zaia, parlando invece delle regionali, ha affermato di non avere “l’ansia del terzo mandato“. “Non perdo il sonno per questo. Il Parlamento è sovrano. Penso che i cittadini debbano essere rispettati. Il Parlamento è sovrano e deciderà se continuare a bloccare il mandato a sindaci e governatori e garantirlo invece a tutti gli altri” ha spiegato. Sul futuro, ha proseguito: “Lo programmerò quando sarà ora. Non voglio passare le mie giornate a parlare di cose che non c’entrano nulla con la mia amministrazione”.