Tiziana Panella, giornalista di La7, ha parlato in una intervista al Corriere della Sera della sua storia d’amore con il politologo Vittorio Emanuele Parsi, pochi mesi fa colpito da un problema al cuore che lo ha portato in terapia intensiva. “Era il 27 dicembre, saremmo dovuti partire il giorno dopo, andare al caldo per le vacanze. Lui era a Cortina per la presentazione del suo libro, mi ha chiamato che stava male. Poi la mattina dopo la notizia del trasporto in elisoccorso verso Treviso per l’operazione. Sono corsa e quando sono arrivata da Roma, era in sala operatoria”, ha ricordato.
Non è stato semplice, almeno finché i medici non l’hanno avvertita che il professore era fuori pericolo. “Quando mi ha stretto la mano e ho capito che mi sentiva, ho tirato un sospiro di sollievo. Gli scrivevo tutte le sere, un breve diario della giornata, via WhatsApp. E poi stavo con le sue figlie e la sua ex moglie: prima non avevo rapporti con loro, ma la conoscenza e l’amore per lui ci hanno fatto diventare una famiglia unita. Ciascuno con il suo dolore”.
Tiziana Panella: “Mi innamorai di Vittorio Emanuele Parsi a La7”. La figlia Lucia
Tiziana Panella e Vittorio Emanuele Parsi sono una coppia ormai da diversi anni. Entrambi avevano già un matrimonio fallito alle spalle. “Ci siamo conosciuti nel 2001 a La7, arrivavamo dalla Rai. Mi ha invitato fuori con la moto, salgo e andiamo al mare a mangiare. Nel tragitto lui si mette a cantare Jeeg Robot d’acciaio e io penso che voglio fare un figlio con lui”. E così d’altronde è stato.
Dalla loro unione è nata infatti la figlia Lucia. “Prima ero molto impegnata con il lavoro, poi ho cominciato a pensare alla maternità e quando è nata Lucia ho scoperto una vocazione. Avevo già 35 anni: se ne avessi avuti 20 avrei fatto una squadra di calcio. È certamente il viaggio più bello della vita. Con Lucia mi si è accesa la vita. Ma sul serio. Quando è nata ho scoperto una malattia degenerativa. Mi hanno detto: ‘Salutala’. L’ho tenuta stretta per mano, per tre mesi, in ospedale. Devastata. Nel frattempo la mia salute migliorava. A tutt’oggi l’evoluzione della mia malattia è considerata un miracolo. Il mio rapporto con Lucia è particolarmente speciale”.