IL DISCORSO-FIUME DI VLADIMIR PUTIN DOPO IL ‘PLEBISCITO’ ALLE ELEZIONI RUSSIA 2024: DALL’UCRAINA ALLA GUERRA MONDIALE
È un discorso-fiume quello che il Presidente appena rieletto Vladimir Putin fa alla nazione dopo i risultati definitivi delle Elezioni Presidenziali Russia 2024: dopo aver sfiorato il 90% nelle preferenze contro gli altri tre “candidati” mai davvero in partita, il leader che si appresta al terzo mandato consecutivo (il quinto dal 2000 in poi) ha tenuto una lunga conferenza stampa dove ha spaziato tra diversi temi tra cui ovviamente non sono mancati riferimenti alla guerra in Ucraina e in più generale allo scontro pericoloso con l’Occidente.
«Nessuno sopprimerà mai la Russia quando saremo consolidati, siamo una famiglia unita», esordisce un Putin estasiato dalla vittoria raggiunta dopo tre giorni di votazioni e un’affluenza che supera il 70%, «Non importa quanto abbiano cercato di spaventarci, di sopprimere la nostra volontà, la nostra coscienza, nessuno ci è mai riuscito nella storia. Hanno fallito ora e falliranno in futuro». Le proteste invocate da dissidenti dopo la morte di Navalny in un gulag siberiano non hanno avuto seguito, rimarca lo “zar”: «Chi ha danneggiato le schede elettorali deve essere perseguito a norma di legge».
In merito alla guerra in Ucraina, definita sempre “operazione militare speciale”, Putin rilancia la possibilità di negoziati con le condizioni però fissate dalla Russia: «Siamo pronti a considerare tutte le proposte, ma sempre, in ogni circostanza, saremo guidati dagli interessi nazionali e dalla situazione sul campo di battaglia. L’ho già detto e lo ripeto: siamo favorevoli ai colloqui di pace, ma non se organizzati semplicemente perché il nostro avversario sta finendo le munizioni». Se Kiev fosse disposta a costruire relazione pacifiche di vicinato, aggiunge Putin, «tra i due paesi in una prospettiva a lungo termine e non cercano solo di prendersi una pausa di 18 o 24 mesi per il riarmo» allora il Cremlino si dice disposto alla trattativa anche con l’Occidente. Già, la Nato, il vero tema all’orizzonte della guerra in Ucraina: «Un eventuale conflitto tra la Russia e la Nato potrebbe portare a una terza guerra mondiale». Secondo il presidente russo, già oggi soldati dell’Alleanza «stanno già combattendo in Ucraina e stanno morendo in gran numero», ma questo significa quanto anche in Russia «Tutti capiscono che questo ci porterà a un passo da una terza guerra mondiale su vasta scala. Non credo che qualcuno sia interessato a questo».
PUTIN TORNA A CITARE IL NOME DI NAVALNY DOPO ANNI: “EVENTO TRISTE MA COSÌ È LA VITA”
Dopo il “plebiscito” guadagnato nelle Elezioni Presidenziali Russia 2024, il Presidente rieletto Vladimir Putin lancia nuovi messaggi agli Stati Uniti dopo le ultime schermaglie tra Biden e Trump circa l’atteggiamento da tenere nei confronti della Russia: «Non abbiamo alcuna preferenza per nessuno dei candidati alla presidenza degli Stati Uniti d’America. Lavoreremo con chiunque di cui gli elettori si fidino». L’importanza per Putin, lo ribadisce più volte, è che si considerino le Elezioni russe come «democratiche» e con la sua vittoria che dimostrerebbe come «la Russia ha fatto bene a scegliere la sua strada attuale».
Dopo anni invece in pubblico il Presidente di “Russia Unita” torna a citare il nome dell’oppositore e dissidente Navalny, morto in circostanze tutte da spiegare in carcere al confino siberiano: «Per quanto riguarda il signor Navalny: sì, è morto, ed è sempre un evento triste. Ma ne abbiamo avute altre nelle nostre carceri. E questo non è mai successo negli Stati Uniti?». Nel suo discorso di Mosca in diretta tv Putin ammette che v’era l’idea di «scambiare Navalny con coloro che si trovano nei Paesi occidentali, e ho accettato, volevamo scambiarlo in modo che non tornasse, ma è avvenuta questa morte, così è la vita».