Una proposta innovativa quella che arriva dalla Francia, dove Attal ha prospettato una riduzione dell’orario di lavoro per i genitori, soprattutto quelli divorziati. Si tratta di un’idea avanzata sulle pagine de La Tribune Dimanche dal primo ministro che ha anticipato che sta prendendo in considerazione diversi modi per rendere la loro vita più facile. In primis, l’ipotesi è quella di ridurre il numero di giorni lavorativi a quattro, o introdurre settimane “differenziate” con quattro giorni di lavoro per i genitori divorziati quando è il loro turno di tenere a casa i figli.
Alla guida del ministero dei Conti Pubblici, Gabriel Attal aveva già sperimentato la settimana lavorativa di quattro giorni nella sua amministrazione, senza alcuna riduzione dell’orario di lavoro, come spiega l’Agi. A gennaio il Premier aveva chiesto ai suoi ministri “di sperimentare la settimana corta di quattro giorni, senza ridurre l’orario di lavoro” nelle “loro amministrazioni centrali e decentrate”. Idee, quelle del premier, che saranno presentate in occasione di un seminario governativo sul lavoro il 27 marzo.
La riforma del lavoro in Francia
La riflessione sul lavoro nella società francese è iniziata durante il Covid con il ricorso allo smartworking: a far discutere sono soprattutto gli orari dei genitori, in particolare quelli divorziati. Il premier Gabriel Attal, parlando a La Tribune Dimanche, ha annunciato che sta valutando diversi modi per semplificare loro la vita: su tutti quello di ridurre sempre il numero di giorni lavorativi a quattro, o a quattro e mezzo alla settimana, o ancora introdurre settimane “differenziate” con quattro giorni lavorativi per i genitori divorziati quando è il loro turno di tenere i figli a casa. Il modello della settimana lavorativa di 4 giorni, già sperimentato da Attal al ministero dei Conti Pubblici, potrebbe presto essere aperto a tutti i dipendenti divorziati.
La proposta verrà presentata da Attal in occasione del seminario governativo sul lavoro in programma per il 27 marzo. Al gennaio 2023, solo il 5 per cento delle aziende francesi dava ai dipendenti la possibilità di lavorare quattro giorni invece che cinque, spiega il Corriere della Sera. Tra le aziende aperte a questa possibilità c’è la catena della grande distribuzione Lidl, che vuole “fidelizzare i dipendenti” e “promuovere un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata”. Il sindacato CGT sta lavorando invece per trasformare la settimana di lavoro da 35 a 32 ore, che consentirebbe anche di assumere nuovi dipendenti.